Monza, Terrabuio ci ripensa e copre i bimbi dei manifesti shock

Sono state oscurate le immagini dei due bimbi vittime delle guerre utilizzate per la campagna shock contro i bombardamenti. A compiere l’atto di censura lo stesso Felice Terrabuio.
Presi pennello e vernice ieri pomeriggio sono state oscurate le immagini dei due bimbi vittime delle guerre utilizzate per la campagna shock contro i bombardamenti. A compiere l’atto di censura lo stesso Felice Terrabuio.
Polemiche, insulti, forse troppo clamore hanno spinto l’architetto di Monza a passare una mano di bianco sulla campagna shock. I manifesti di sei metri per tre esposti tra via Spalto Piodo e via Azzoni Visconti avevano fatto scoppiare un vero e proprio caso.La polemica sui social era ai massimi livelli ieri, 15 dicembre . oggetto della discussione i soggetti scelti provocatoriamente dall’artista: Aylan, il bimbo siriano morto sulla costa turca, e Omran, tragica icona delle stragi di Aleppo.
L’opinione della città si è divisa tra chi sosteneva l’operazione artistica (Urban Art) e chi invece l’ha condannata. Alla fine la scelta dell’artista è stata quella di tornare sui suoi passi. Adesso al posto delle immagini dei due bimbi delle grosse pennellate bianche.
In questo caso l’artista ha rinunciato al suo ruolo scomodo coscienza, rifugiandosi nell’autocensura.
Meglio sarebbe stato se quei cartelloni, che lui considerava arte, li avesse esposti in un museo accettando la sfida di vedere quanti sarebbero accorsi per vederli e non imponendo ai passanti di guardali quando transitavano da via Azzoni Visconti. (Così come proposto qui)