Aldo Melzi, non sarà un’avventura

24 novembre 2006 | 01:00
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Aldo Melzi, non sarà un’avventura

La prima volta del consigliere di Insieme per Monza. Così racconta la grande emozione del 2002, a seguito delle elezioni, si è ormai trasformata in delusione. Troppe risse in aula.

La prima volta del consigliere di Insieme per Monza. Così racconta la grande emozione del 2002, a seguito delle elezioni, si è ormai trasformata in delusione. Troppe risse in aula.

Elezioni 2002. Per lei un esordio assoluto. 

Sì, è stato un esordio con una grande emozione e un grandissimo entusiasmo. Ero emozionato perché sono monzese, nato a Monza, di origini monzesi, quindi essere lì nel Consiglio Comunale della mia città era per me un onore. In questi ultimi mesi però stanno prendendo piede la delusione e l'amarezza.

Come mai questo cambiamento?

È dovuto al clima che si respira, che è quello dello scontro all'arma bianca in cui prevalgono le offese personali, le ingiurie… un clima tesissimo che non mi appartiene, io non mi riconosco in questo modo di far politica, dove alla discussione e al dibattito politico sulle cose da fare prevalgono spesso le offese personali.

A che cosa è dovuta questa deriva così pesante?

È dovuta all'arrivo in aula di un argomento importante come il Piano di Governo del Territorio che muove interessi pesantissimi. Questo ha surriscaldato il clima. Però devo anche dire che il clima era già "caldo" dall'inizio. Poi quando è arrivato il Pgt la situazione è esplosa. C'è stato uno scontro continuo.

Lei si sente ancora a suo agio insieme alla minoranza?

No, non molto! Sono stato accusato di essere una spia del centro sinistra, perché sono seduto tra i banchi della minoranza… c'è chi mi ha detto questo. È stato Alfonso Di Lio, che peraltro io personalmente stimo. Fosse venuto da Osvaldo Mangone o da Dario Allevi l'avrei capito di più.

Lei è ancora sostenuto dal suo gruppo, Insieme per Monza?

Certo, le linee guida del movimento non sono mai state in contrasto con la mia impostazione che è di un coerente e rigoroso ambientalismo. La maggioranza delle persone in Insieme per Monza sono di ispirazione di centro destra, mentre io mi considero di ispirazione di centro sinistra, ma questo non è un grosso problema. Riguardo alla coerenza sulle tematiche ambientali, il leader Giampietro Mosca non mi ha mai tradito.

Qual è la posizione di Insieme per Monza sul Pgt e come la giudica lei?

Noi abbiamo presentato 45 emendamenti. La posizione ufficiale del movimento è quella di non prestarsi in nessun caso all'ostruzionismo. Il presidente Giampietro Mosca ha chiesto un chiarimento con la maggioranza e ci sono state aperture. Avremo un confronto con l'assessore al Territorio Alfredo Viganò stasera stessa (mercoledì scorso, n.d.r.), sulle nostre rivendicazioni.

Quali?

Sono quattro punti fondamentali. Il primo è la riduzione delle volumetrie complessive, in particolare quelle previste sulle aree libere. Il secondo è la valutazione d'impatto ambientale sull'intervento che si sta facendo al Rondò dei Pini, che faceva parte del programma elettorale. Il terzo punto riguarda il reperimento degli standard abitativi che devono essere reperiti in loco. Questo vuol dire che se si ha intenzione di realizzare un intervento edilizio in una certa zona, è all'interno di quella zona che si devono reperire gli standard, cioè le compensazioni adeguate, il verde. Qui c'è un precedente clamoroso. Addirittura la giunta Colombo aveva trovato gli standard all'interno del Parco! Aveva previsto interventi edilizi compensati dal verde del Parco. Con questa logica cementifichiamo la città…

E il quarto punto?

Riguarda gli incentivi. Nel momento in cui gli insediamenti sono fatti secondo standard compatibili, quindi di efficienza energetica, risparmio ecc., sono previsti incentivi volumetrici, cioè uno può costruire un po' di più. Noi chiediamo di convertire questi incentivi volumetrici in scomputo di oneri di urbanizzazione, cioè trasformarli in benefici economici. Secondo me queste quattro richieste sono perfettamente in linea con quello che il sindaco ha sempre affermato, che vuole un piano regolatore che tuteli il territorio.

Un giudizio sulla politica ambientale della giunta?

All'inizio insufficiente, poi positivo sulla realizzazione delle piste ciclabili e positiva la posizione sulla tutela del territorio, come le uscite del sindaco sulla questione della Cascinazza. Ha un po' riguadagnato per aver tenuto per il momento su questo argomento. Però ancora non si è riusciti a tutelare quest'area.

Questo Pgt bisogna farlo passare o no?

Si può contestare questo Pgt, per migliorarlo, ma non ci sono molte alternative. O c'è il Pgt o c'è il Piccinato. La scelta è fra questi due. Io considero che questo Pgt sia meglio. Il mio obiettivo è quello di migliorarlo, non certo di affossarlo.

Un bilancio della sua esperienza politica?

Sono deluso, ma voglio continuare a impegnarmi in politica. Però è un peccato essere partiti con tanto entusiasmo e trovarsi quasi a disagio ad andare in Consiglio Comunale.

Se IpM decidesse di schierarsi con il centro destra lei si troverebbe poi a dover ricucire quei rapporti personali di cui parlava…

Sulla base del programma che abbiamo già presentato si faranno eventuali accordi elettorali, si può fare un accordo con chiunque. È chiaro che tutto dipenderà dalla scelta del candidato, se sarà una persona con una storia alle spalle.

Per esempio?

Marco Mariani.

Altri?

Li vedo male, con noi hanno poco a che spartire. Sono stati responsabili o corresponsabili del centro commerciale e non danno alcuna garanzia sulla Cascinazza.

A chi si riferisce?

Dario Allevi.

Se il candidato, allora, non offrisse garanzie?

Noi abbiamo dichiarato che andremo da soli al primo turno. Al secondo turno dipenderà dal candidato del centro destra. Tutto dipende dalla scelta di quest'uomo.        

Biografia di Aldo Melzi

Aldo Melzi, nato a Monza il 14 agosto 1967, si è laureato, dopo aver conseguito il diploma di Perito Agrario all'istituto Statale di Limbiate, in Scienze Biologiche, ad indirizzo ecologico, e in Scienze Naturali alla facoltà di Scienze Naturali dell'Università degli studi di Milano. In più può contare sulla specializzazione in igiene raggiunta nello stesso Ateneo. Da novembre 2002 è consigliere comunale e componente della commissione cultura. Dal dicembre 2005 è membro della Commissione sport. oltre ad essere iscritto all'Ordine Nazionale dei biologi è referente ambientale del Liceo scientifico "Banfi" di Vimercate, dove attualmente insegna dopo essere stato docente anche al liceo scientifico Paolo Frisi di Monza e al Giordano Bruno di Melzo. È anche stato docente coordinatore ai corsi "Ambiente e sicurezza" organizzati in collaborazione con la Regione Lombardia. Ha pubblicato "Il lago del Segrino: studio sulla trofia delle acque".