
"7 giorni" – Editoriale del numero 5
"7 giorni" – Editoriale del numero 5
Michele Faglia si ricandida alla guida della città. Ma questa non è una notizia anche se a rendere ufficiale la non-notizia sabato 18 novembre, sono accorsi in molti, forse troppi per la grande sala di via San Gottardo 65, sede del Comitato per Faglia Sindaco: la giunta al gran completo, i consiglieri comunali, tutti i segretari dei partiti del centro-sinistra, diversi consiglieri di circoscrizione. gli ulivisti della prima ora e poi tanti cittadini comuni. A benedire l'evento Filippo Penati presidente della Provincia di Milano e l'assessore provinciale Gigi Ponti. Così per la carica di Primo Cittadino, Faglia si aggiunge alle già annunciate candidature per il centro destra di Giampietro Mosca per Insieme per Monza, Dario Allevi di Alleanza Nazionale e Marco Mariani per Lega, Mida e Forza Italia (forse). Qualcuno abbandonerà la corsa prima di partire e contratterà qualche posto per la rinuncia, mentre altri si aggiungeranno. Il Sindaco Faglia è apparso molto carico e motivato. "La città è molto cambiata in questi ultimi anni, ma la nostra opera deve essere completata". Non tradiva stanchezza e neppure preoccupazione. Alcuni giustificano questa serenità con l'esistenza di sondaggi a lui favorevoli. Sarà anche così, ma noi crediamo che le ragioni stiano altrove. Intanto il sistema elettorale offre al cittadino la possibilità di esprimere col proprio voto un giudizio netto e senza appello sull'operato del Sindaco e della Giunta uscente. E allora basterebbe girare per il centro cittadino ma anche nei quartieri per comprendere come dopo lunghi decenni Monza abbia cambiato il proprio volto. Certo saremmo miopi se tacessimo sulle difficoltà incontrate sulla via del risanamento urbano. Lo stato di Piazza Trento e il non risolto caso di Viale Lombardia sono due esempi eclatanti di ciò che rimane da fare. La presentazione del Piano di governo del territorio (Pgt) e la volontà di approvarlo da parte della maggioranza testimoniano per contro la possibilità di determinare un modello di città, un disegno che regoli le risorse del nostro territorio. Il Pgt può essere benissimo perfettibile, ma occorre poi approvarlo. Il secondo motivo che giustifica la serenità di Faglia sta nella palese e totale unità delle forze del centro sinistra e dell'ulivo. E forse questa, guardando anche quanto avviene altrove, è la vera notizia. Nessun mugugno, nessun mal di pancia, nessun veto, nessun ricatto. Infine, in questi quasi cinque anni il centro destra monzese ha perso l'occasione per presentarsi alla città con un programma di governo alternativo al centro sinistra. Ha solo esercitato l'ostruzionismo che ha assunto nel tempo le forme dell'insulto facile, delle urla,della violenza. Prova ne sia che il prossimo candidato sindaco del centro destra non sarà scelto tra quelli che siedono in consiglio comunale.