A prova di fede

1 dicembre 2006 | 01:00
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A prova di fede

Itinerario nei luoghi dello spirito. Quattro fedi si ritrovano a pochi passi l'una dall'altra.

Itinerario nei luoghi dello spirito. Quattro fedi si ritrovano a pochi passi l'una dall'altra.

Sarà anche una coincidenza, ma lo stesso desta curiosità. Tra via Mentana e via Ghilini l'angolo viario e urbano che ne risulta potremmo indicarlo come il luogo di Monza più tollerante, il luogo dello spirito o meglio, degli spiriti, o se ancora preferite delle fedi. Queste le due strade che hanno attirato la nostra attenzione. Su queste, infatti, si affacciano edifici che in alcuni momenti della giornata e della settimana si animano di fedeli, ciascuno nella propria casa. Musulmani, cristiani ortodossi romeni, testimoni di Geova e seguaci di Scientology.

Quattro credo che hanno radici distanti sia nel tempo che nello spazio. Storie, a volte secolari, che nel presente esprimono tutte le loro differenze nell'accogliere, nel raccontarsi, nel testimoniare e nel rendersi disponibili. Ma anche nel far parlare di sé. Tra la gente si possono ascoltare opinioni contrastanti. C'è che guarda con un pizzico di sospetto, o forse con negli occhi un po' di paura. E chi, invece, è più propenso a un quasi indifferente "vivi e lascia vivere". Ma questi sono atteggiamenti che sembrano lasciar trasparire quell'indifferenza o quell'alone di timore che avvolge le realtà non ben conosciute. Non a fondo, per lo meno. Realtà che spogliate di quei giudizi popolari, non sempre veritieri, che tendono a fare di tutta un'erba un fascio, possono riservare tante sorprese.

Scendendo da largo Mazzini, lasciandosi il centro alle spalle, e svoltando in via Ghilini, sulla destra, proprio dopo l'arco di mattoni rossi che dà su un cortile interno, al numero 4, troviamo le stanze della Chiesa di Scientology, anche se indicarla come chiesa sembra quasi blasfemo. Non incontro nessuno all'ingresso, solo distributori automatici di bibite. Un'incerta scala a chiocciola bianca sale al primo piano. La strada dista solo qualche passo, ma l'impressione è quella di trovarsi in uno spazio lontano dal tempo. Tutto è silenzioso. Solo il fruscio di pagine sfogliate e il chiacchierare ovattato. Come se le voci camminassero in punta di piedi per non disturbare. Chi, mi chiedo. Una domanda che non ha trovato risposta. Mi presento e chiedo di poter parlare con qualcuno che possa soddisfare alcune mie curiosità. Non conosco quasi nulla di questo movimento religioso.

"Scientology fornisce all'individuo gli strumenti non solo per risolvere i suoi problemi, conseguire le proprie mete e una felicità duratura, ma anche per raggiungere nuovi stati di consapevolezza, stati che non ha nemmeno sognato". Questo quanto recita un depliant informativo. "Una religione che si occupa della piena riabilitazione dell'innata natura spirituale dell'uomo stesso, delle sue capacità – spiega Ester Galli, addetta agli affari pubblici della Chiesa di Scientology della Brianza – Noi di Scientology risolviamo le cose con lo studio e la consulenza pastorale". Il loro libro fondamentale è Dianetics, scritto da Ron Hubbard, il cui punto di partenza è la conoscenza delle strutture della mente e del suo funzionamento, per poi applicare questo sapere per migliorare se stessi e raggiungere la purezza estrema attraversando otto livelli (gli operating thetan cot). "Questa è filosofia religiosa applicata", continua Galli.

Una "filosofia di vita" che sembra regalare la chiave della felicità. Ma, agli onori della cronaca, sono saliti e non solo in passato, alcune vicende e documenti che hanno gettato ombra su questo movimento religioso. Fra questi, un documento redatto dall'allora ministro dell'Interno, ora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in cui si annoverava la Chiesa di Scientology "fra le psico-sette capaci di provocare – riporta il Rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza datato 29 aprile 1998 – una completa destrutturazione mentale negli adepti… conducendoli alla rovina economica". Dubbi e perplessità che rimangono ancora vivi, nonostante una sentenza del Tribunale di Milano, datata 5 ottobre 2000, in cui si legge che Scientology persegue fini leciti, e che quindi sembra allontanare la sua Chiesa dalla comunanza con sette assai dubbie. Scientology è sicuramente la "chiesa" più denunciata, forte di testimonial famosi come Tom Cruise, John Travolta ma soprattutto di 50 milioni di dollari, oltre 40 milioni di euro. Molti sono i volumi presenti nella sede di via Ghilini 4, libri su cui studiare, anche se la parte del leone la fa l'auditing, ovvero la consulenza religiosa, il momento in cui il ministro di Scientology, o auditor, applica le verità fondamentali della religione ai propri parrocchiani.

Prima di lasciare le sale di Scientology chiedo quale sia l'impegno nel sociale. "Diverse sono le campagne che abbiamo avviato – conclude Galli – Fra le più importanti «Dico no alla droga, dico sì alla vita» e quella in favore dei diritti umani che, come disse Ron Hubbard, «devono essere resi una realtà, non un sogno idealistico»". Uscendo dalla Chiesa di Scientology mi sembra di tornare alla realtà. Di nuovo i rumori tanto familiari.

Seguo il corso del Lambro per raggiungere la moschea, poche centinaia di metri più avanti. Qui si respira un'aria diversa, una sacralità scaturita da una fede che ha il suo fondamento non nelle capacità dell'uomo di migliorare se stesso, ma nell'esistenza di Dio, Allah, e della sua dottrina. Non è sufficiente una leggera spinta per aprire la porta. Il suo peso, però, sembra un segno, sembra voler attirare l'attenzione sulla soglia che si sta varcando. Quasi a protezione di ciò che significa quella sala. Una porta, questa, che collega con un filo spirituale alla Mecca. Durante la preghiera, che si recita tutti i giorni alle 19, soffia un vento d'oriente che porta con sé profumi lontani.

È accogliente l'interno della moschea. Accanto alla porta, sulla destra, scaffali per appoggiare le scarpe. Sui tappeti è consentito camminare solo scalzi. Arrivano alla spicciolata, in silenzio. Si scambiano giusto poche parole prima di entrare. Perché, si sa, fra i doveri di un islamico c'è il "dover" pregare cinque volte al giorno, rivolti verso la Mecca, a orari ben precisi. Non appena scatta l'ora della preghiera nel nome di Allah, si sentono formule che ad un orecchio poco attento possono sembrare tutte uguali, ma che, in realtà, racchiudono in sé misteri antichi di quasi duemila anni. Una tranquillità e una quiete palpabili che non hanno nulla a che vedere con le vicende poco edificanti ma soprattutto poco religiose che hanno coinvolto la moschea di viale Jenner a Milano. Qui sembra tutto a misura d'uomo. L'interno del capannone in fondo a via Ghilini, proprio prima del ponte sul canale Villoresi sulla sinistra, è accogliente e gli uomini che entrano ti scrutano, quasi istintivamente. Ma non quando c'è la preghiera, un momento sacro che non può, e non deve, essere disturbato.

Muovo solo pochi passi, tornando verso via Mentana, e incontro uomini e donne che entrano nella Sala del Regno, luogo deputato alle adunanze dei Testimoni di Geova. Il loro credo si fonda sulla presenza di un unico Dio onnipotente, Geova, Creatore dei cieli e della terra. Se per gli islamici il testo fondamentale è il Corano, per i testimoni di Geova è la Bibbia che è la parola di Dio ed è la verità. Come tale è più fidata della tradizione. "I Testimoni si ritrovano ogni settimana per partecipare alle riunioni di culto nella loro Sala del Regno – fa sapere Nicola Ragno, addetto alle pubbliche relazioni dei Testimoni – dove si tiene un discorso pubblico, cioè una conferenza in cui si sviluppa un tema di utilità pratica sia per i componenti della congregazione che per quelli che sono interessati al linguaggio biblico. Di solito nel fine settimana".

Mi stupisco che non ci sia una discussione a più voci. "Dopo il discorso pubblico – continua Ragno – vengono trattati i soggetti pubblicati sulla rivista La Torre di Guardia. La trattazione viene fatta con domande e risposte aperte a tutti". Adunanze, queste, in cui non ci sono ritualismi né collette. Ma, a metà settimana, si tiene una seconda riunione in cui si tengono la Scuola di Ministero Teocratico e l'adunanza di servizio, la prima per esercitarsi a conversare con la gente, e la seconda per affrontare i problemi che possono sorgere in ambito familiare o congregazionale. Mi lascio la Sala del Regno alle spalle, per raggiungere l'ultimo luogo della fede di quest'angolo urbano. Non certo per importanza.

La chiesa di San Gregorio, proprio al di là del Lambro è accanto al storico stadio del Monza il Sada. La chiesa il tempio che tutte le domeniche ospita la comunità dei cristiani ortodossi romeni per le funzioni. "Sono circa centocinquanta a ritrovarsi ogni settimana, ma arrivano a essere anche quattromila e cinquecento in occasione delle grandi feste come l'Epifania e il Natale", racconta padre Pompiliu Nacu. Nel prato che circonda la piccola chiesa i bambini possono giocare tranquilli, mentre i loro genitori seguono la cerimonia. Padre Nacu recita le preghiere in romeno. I primi fedeli sono arrivati poco dopo le 9, portando con sé qualcosa da condividere con gli altri. Dopo quattro ore, la funzione volge al termine e le donne offrono ciò che hanno per il pranzo. Involtini con salsiccia, riso e verze, un bicchiere di vino, ma anche dolci, frutti e bibite analcoliche per i bambini. Non mi sono più sentito un estraneo da quando mi hanno offerto di dividere il pranzo. Con me hanno spezzato il pane, come fossi uno di loro. "Il cibo prima di essere mangiato viene benedetto – spiega padre Nacu – Poi viene offerto in memoria dei santi e dei defunti, condiviso e dato ai bisognosi, ai poveri". La domenica di festa si sta per concludere. Mi congedo, sorpreso dall'atmosfera conviviale. Qui finisce il mio viaggio "dello spirito", dopo aver incontrato e toccato con mano quattro credo diversi che hanno trovato posto, per un puro caso, a poca distanza l'uno dall'altro.

Quattro schede per approfondire:

ISLAM
Una fede nata nel 610 quando Maometto, raccolto in meditazione, ricevette da Dio, tramite l'arcangelo Gabriele, la prima rivelazione. Ma fu solo dopo la seconda che cominciò a predicare la dottrina di Allah (unicità di Dio) alla popolazione politeista della Mecca. Testo fondamentale dell'Islam è il Corano, composto da 114 capitoli chiamati "Sure", per un totale di 6226 versetti, divise dai filologi in "meccane" e "medinesi" e ordinate secondo un criterio di lunghezza. Per l'Islam Allah è l'unico Dio e a Lui bisogna sottomettersi. Cinque sono i pilastri di questa religione: la professione di fede (Shahada), la preghiera (Salat), da recitare cinque volte al giorno), il digiuno (Sawm, osservato nel mese di Ramadham), l'elemosina (Zakat) e il pellegrinaggio (Hajj) alla Mecca dove è custodita la Ka'ba (il cubo). Secondo la tradizione fu fondata da Adamo e ricostruita da Abramo. Al suo interno si trova anche la pietra nera. L'Islam si suddivide in quattro correnti: Sanniti, Sciiti, Kharegiti e Sufi. Il sufismo è una corrente ortodossa dell'Islam.

SCIENTOLOGY
Movimento religioso fondato a Los Angeles nel 1954 da Ron Hubbard che, noto come scrittore di fantascienza, ampliati i suoi interessi ai problemi della mente umana e all'esoterismo, nel 1948 pubblica i risultati della sua ricerca, proponendo una nuova "tecnologia spirituale della guarigione" che definì dianetics (dal greco dia, attraverso, e noûs, mente). Nel 1950 pubblica Dianetics: The Modern Science of Mental Health, diventato presto un best seller e fonda, a Elizabeth, la Hubbard Dianetics Research Fundation. Due anni più tardi fonda la Hubbard Association of Scientologists. L'apparire del termine Scientologists sottolinea il trasferimento dell'attenzione dalla mente all'entità che "osserva" le immagini che la mente conserva. Tale entità, chiamata thetan, assomiglia molto all'anima delle religioni tradizionali. Nella Chiesa di Scientology le cerimonie per nascite, matrimoni e funerali, hanno un ruolo secondario rispetto all'aspirazione a raggiungere lo stato di Ot (operation thetan): una sorta di stato di perfezione che permetterebbe all'uomo di trascendere l'universo fisico. Il movimento religioso è presente in 156 paesi nel mondo con 3700 chiese, missioni e gruppi, 10 milioni di fedeli e 7mila solo in Italia.

CRISTIANI ORTODOSSI ROMENI
Con il termine "ortodossia" sono comunemente chiamate le cristianità orientali di derivazione e rito bizantino. "Ortodossia" vorrebbe indicare la fede cristiana autentica, intesa secondo la formulazione originaria della sua dottrina. Dopo lo scisma tra la chiesa di Roma e quella di Costantinopoli, le chiese d'Oriente si proclamarono uniche depositarie della vera fede e della rettitudine spirituale. La liturgia ortodossa è rimasta sostanzialmente immune da riforme. Questo è dovuto al fatto che nella storia dell'Oriente cristiano la liturgia è stata l'unico rifugio durante i secoli di decadenza e di oppressione sotto il dominio Ottomano e sotto le persecuzioni dell'ateismo di stato. Nel passato, ma ancora oggi, ha prodotto e conservato un'espressione molto calda e coinvolgente del sentire religioso che non ha smesso di unificare la fede e la pietà popolare, di cui rafforza il carattere ecclesiale. La preghiera liturgica è il mezzo per essere accolti nella salvezza operata da Cristo e affidata alla Chiesa.

TESTIMONI DI GEOVA
Movimento religioso di origine cristiana nato in America nella metà dell'Ottocento. All'origine troviamo Charles Taze Russell che nel 1868 fondò un gruppo di studio biblico e nel 1879 creò il giornale "The Watch Tower" (La Torre di Guardia). Credono che per salvarsi sia necessario conoscere e onorare il vero nome di Dio, Geova. Punto centrale della dottrina è la proclamazione della fine di questo mondo e l'attesa del Regno millenario di Cristo che concluderà il settimo e ultimo giorno della prima creazione. Armagheddon sarà la battaglia che porrà fine alla grande crisi che precede la venuta del Regno. Dopo di che, i morti avranno un nuovo corpo e migliori condizioni per conquistare la salvezza. Trascorsi mille anni, i renitenti saranno annientati, i salvati riceveranno la vita eterna e gli eletti, 144mila secondo l'Apocalisse 7, 1-8, governeranno dal cielo con Cristo. Praticano una rigida morale, rifiutando l'alcolismo, la droga e l'immoralità. Fondamentale è lo studio biblico. Si dedicano al proselitismo con la predicazione e la diffusione di stampati.