
Se non mi avessero fatto fuori nel 1997 avrei rivoltato la città
Se non mi avessero fatto fuori nel 1997 avrei rivoltato la città
L’appuntamento è nel suo studio medico, in una mattina piovosa che segna il ritorno al lavoro per tutti o quasi. Il traffico fuori contrasta con il silenzio dello studio, in un palazzo antico a ridosso del centro. Molti i convenevoli, l’intervistato – si sa – è uomo simpatico e alla mano. Pochi giorni fa, tra Natale e Capodanno, è stato incoronato sfidante ufficiale di Michele Faglia alla carica di primo cittadino. Prima di allora per mesi si erano rincorse le voci sulla sua possibile candidatura, puntualmente smentite dall’interessato e a quanto pare non per scaramanzia, ma perché trovare l’accordo nella CdL non è stato affatto facile. Prova ne è il ritardo con cui l’investitura è arrivata, dopo essere stata più volte rimandata, a partire già da settembre. È un ritorno per lui, che è stato sindaco della città da fine 1995 a fine 1997.
Cominciamo da un argomento che lei ha più volte citato, un suo cavallo di battaglia: il parcheggio di piazza Trento e Trieste.
Quando ero sindaco abbiamo fatto un tavolo comune in Sala Giunta e qualcuno ha proposto il parcheggio sotto piazza Trento. Allora tutti gli architetti presenti, perché ogni partito poteva portare il suo, hanno detto no. Perché se si fa un parcheggio in centro città si costringe la gente a venirci.
Quindi il parcheggio non è mai entrato nel piano regolatore che lei ha votato?
No… si è parlato poi di parcheggi di corona: uno in piazza Cambiaghi, uno in Piazza Castello, e quello più importante in piazza Citterio. Benevolo era assolutamente contrario al parcheggio in piazza Trento, però ha detto: qui c’è una notevole residenza, quindi facciamo, verso l’Upim, 100-150 posti auto.
Quindi il parcheggio era previsto. E la destinazione ai soli residenti era stata peraltro voluta da un consigliere del PSI Michele Achilli…
I consiglieri erano tanto collaborativi che presentavano gli emendamenti, poi nel tavolo comune se ne discuteva per tre settimane, un mese, non di più. Non è che di emendamenti ce ne fossero tantissimi, eravamo intorno ai trecento, ma erano molto corposi.
Erano “veri” questi emendamenti, non come quelli di oggi…
Erano veri, e ognuno implicava una certa discussione. Però alla fine siamo arrivati a 100-150 parcheggi per residenti.
Parcheggi interrati…
Certo, per i residenti.
Ma era un parcheggio sotterraneo anche quello. Avreste dovuto comunque scavare e quindi chiudere la piazza.
Ma non era paragonabile al caos che c’è adesso.
Alcuni mesi sono stati persi perchè il cantiere è rimasto chiuso per i ricorsi.
Ma un’Amministrazione quando prevede un progetto del genere, deve assicurarsi che il progetto sia amministrativamente inattaccabile.
Lei cosa farebbe, risistemerebbe la piazza come prima?
Ma scherziamo? C’è quello che ha vinto l’appalto che ti fa un… così! Però io voglio sperare che facendo gli scavi non trovino niente di particolare, come il castrum romano sotto la piazza del Duomo… dovevano prima fare le “carotature”.
Il problema si sarebbe posto anche scavando per il parcheggio voluto dal suo Prg…
Ma sarebbe stato solo dal Monumento ai Caduti all’Upim. Comunque quello che non ho capito di questa Amministrazione, è quali siano le sue scelte strategiche. Le fontane?
Le scelte strategiche sono comprese nel Pgt che stanno per adottare.
Non è una cosa facile, bisogna farlo passare!
Anche lei l’ha adottato e poi però non si è riusciti a concluder l’iter…
Perché mi hanno mandato a casa, se no io veramente in dieci anni questa città la rivoltavo. E a San Rocco, feudo della sinistra, mettevo il Tribunale, per cui il quartiere in pochi anni diventava la city di Monza, non la fontanella per far lavare i rom.
A proposito di cose che avrebbe voluto fare, ma non ha fatto…
Io ho fatto il sindaco per due anni, eh!
Sì e se ritornasse a farlo, sulla Cascinazza troverebbe oggi un accordo con Paolo Berlusconi?
È un problema che non mi spaventa assolutamente. Quando sono diventato sindaco la prima cosa che ho fatto è stato invitare in Comune Paolo Berlusconi e ne abbiamo parlato. Discutono tutti del parco della Cascinazza, ma dovrà ben essere accessibile alla gente. Nel Pgt è prevista come area agricola di proprietà di un privato. Se il privato dice “giù le mani dal mio praticello”, tu il parco non lo fai.
Quindi l’accordo con Berlusconi si dovrebbe fare? E come?
Bisogna trovare un accordo con la proprietà e un accordo per fare questo parco.
Paolo Berlusconi si era lamentato in un incontro pubblico con Faglia su una tv locale che la giunta Colombo gli aveva concesso solo 200mila m³ invece dei 388mila m³ previsti dal piano Piccinato. Quindi l’accordo deve essere compreso tra queste due cifre?
Per me il problema è urbanistico cittadino, non politico come per altri. E poi noi abbiamo qui una proprietà e un’Amministrazione: bisogna sedersi e trovare un accordo.
Per discutere bisogna avere un’idea sull’idea di sviluppo della città. Benevolo l’aveva. Diceva che quell’area era parte del parco di cintura urbana.
Sì ma se vogliamo risolvere questo problema dobbiamo trovare un accordo, in presenza oltretutto di un contenzioso giudiziario che non si sa come andrà a finire.
Dicevamo le scelte strategiche…
E ora? Completiamo l’area Solera, splendida, la mettiamo a posto e gliela diamo al Tribunale con 132 posti auto! Il cittadino monzese lo prende in quel posto fiammeggiante, silurante, a punta, devastante, dolorosissimo per i prossimi 50 anni perché quei c… lì non li sposti più! Questa è una scelta strategica devastante e sbagliata per la città!
Parlando di scelte in campo urbanistico: i suoi anni sono stati quelli in cui si è verificato un picco delle concessioni residenziali, dati alla mano.
Per forza che c’è stato un picco, perché erano tutte robe delle amministrazioni precedenti, con il piano regolatore Piccinato. Un’amministrazione che arriva a maggio è ovvio che si trova delle “pendenze”.
Quindi non si può neanche criticare l’attuale amministrazione…
Io non critico mai. Io dico che il Pgt prevede circa 3 milioni di metri cubi, mi corregga se sbaglio…
La correggo allora. Molti urbanisti affermano che si valutano i piani regolatori dalla capacità insediativa, cioè il numero di abitanti previsti: il suo piano (Benevolo) è di 213.372 abitanti, quello di Michele Faglia è pari a 212.743. Praticamente uguali, no?
Non perdiamoci in queste cose. Non sto criticando, sto solo dicendo che c’è in discussione un Pgt con 3 milioni di metri cubi. Vediamo cosa succederà. Io non lo conosco, tra l’altro: possocriticare una roba che non conosco?
Poi lei dice 3 milioni di metri cubi, ma forse si riferisce al totale delle concessioni date da Michele Faglia in questi cinque anni e non al Pgt in discussione…
Comunque sono queste le cifre di cui si sta parlando…
Ultima curiosità. Nel 2002 la Lega Nord è arrivata al 6% circa, invece Forza Italia al 30%. Non c’è il rischio che lei sia ostaggio di un’aggregazione in cui il suo partito è una netta minoranza? Non teme che ne sarà schiacciato?
Premesso che non mi schiaccia nessuno, bisognerà vedere come andranno le elezioni.
Biografia
Marco Mariani, medico ortopedico, 54 anni, ex sindaco leghista di Monza subentrato al dimissionario Aldo Moltifiori, dal 15 dicembre 1995 al 30 novembre 1997. È stato rinviato a giudizio nel novembre 2003 insieme ad alcuni ex amministratori e dirigenti monzesi, dal gip del Tribunale di Monza Giuseppe Airo, per concorso in turbata libertà di incanto, a conclusione di un'inchiesta sulla mai realizzata metropolitana a fune che avrebbe dovuto sorgere a Monza per collegare la Brianza al capoluogo milanese. È stato poi processato e assolto. È l’attuale candidato della CdL alla poltrona di primo cittadino per le elezioni amministrative della prossima primavera.