
"7 giorni" – editoriale del numero 3
"7 giorni" – editoriale del numero 3 Dovevano essere 62 i milioni di euro (per l’esattezza 61 milioni 718mila) necessari per realizzare l’ampliamento degli svincoli di Cinisello Balsamo con la A4 e la realizzazione del nuovo svincolo con la A52 Tangenziale Nord e della “tangenzialina” di Muggiò. Si tratta, come ormai in città tutti sanno, di un primo intervento che precede la realizzazione della galleria per la quale si dovrebberospendere oltre 168 milioni di euro come garantito dal ministro Antonio Di Pietro. Negli ultimi giorni dell’anno, l’Anas ha pubblicato un bando di gara per l’appalto MI- 74/06 (l’ampliamento degli svincoli) nel rispetto dei tempi previsti ma molto probabilmente disattendendo l’impegno economico. Lo stanziamento infatti previsto è di soli 35 milioni di euro, 27 milioni in meno di quelli concordati. Numeri che vogliono dire molto, come hanno colto alcuni Consiglieri Comunali dell’opposizione, l’assessore Paolo Confalonieri ma soprattutto quegli agguerriti e pazienti cittadini riuniti nell’ormai storico Comitato San Fruttuoso 2000 che da anni denuncia l’insopportabile, inquinante e intollerabile condizione che viale Lombardia provoca a tutta la città. Numeri o meglio autoriduzione dell’Anas non richiesta che potrebbe voler indicare tempi di realizzazione del primo lotto di opere allungati in modo indefinito e conseguente rinvio della realizzazione più importante per Monza: la galleria. Allarmismo assolutamente giustificato e che impone al ministro Antonio Di Pietro e alla Giunta di Michele Faglia un intervento immediato presso Anas per la quale magari qualche spiegazione diventa obbligatoria. Anche perché sarebbe ancor più pericoloso se prendesse corpo il sospetto che le opere prese in considerazione dal bando Anas pubblicato a dicembre siano sostanzialmente quelle stradali funzionali al grande centro commerciale in costruzione a Cinisello. La giunta, l’assessore Paolo Confalonieri, il Consiglio Comunale, i cittadini del Comitato San Fruttuoso 2000 siano garanti fino in fondo del rispetto degli accordi presi tra tutti i soggetti interessati a partire dall’Anas. Questo è l’unico modo di rimarginare la grande ferita viaria cittadina che Viale Lombardia e con il suo permanente intasamento ha provocato a tutta la città.