
All'istituto d'arte presentata una mostra autoprodotta, autogestita e autodidatta. A far scuola è l'estro degli studenti
All'istituto d'arte presentata una mostra autoprodotta, autogestita e autodidatta. A far scuola è l'estro degli studenti
Gli studenti dell'Istituto d'Arte di via Boccaccio quest'anno durante l'autogestione si sono sbizzarriti producendo alcune opere "artistiche" singolari che hanno deciso di mettere in mostra.
Mentre appesi ai muri ritroviamo i soliti disegni, ritratti di attori e cantanti eseguiti in chiaroscuro, progetti di sedie e qualche quadro a tempera, nel mezzo dell'Aula Magna dell'istituto, troviamo delle "installazioni" alte fin quasi al soffitto e lenzuola con scritte stese sul pavimento e appiccicate con lo scotch. Ciò che più colpisce è il tipo di materiale che i ragazzi hanno utilizzato per esprimere la loro creatività: spazzatura, fotografie di personaggi noti e molti altri oggetti della vita quotidiana (scale, scope, televisori, porte ecc). Così possiamo ammirare una rappresentazione (piuttosto apocalittica) del mondo moderno, dove il cielo è un collage di foto di personaggi famosi che incombe su una città nera, stilizzata e delineata da strisce di scotch, ai suoi piedi troviamo un cumulo di spazzatura vera e propria sul quale non mancano neanche fogli con frasi del tipo: "Quando eravamo re" o quella famosa di De Andrè: "Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior". Pungente la metafora che i giovani "artisti" hanno voluto creare, un'associazione, che ci fa capire cosa pensano della società d'oggi, del mondo della televisione e dei "vip".
Ma non è finita qui, ancora su questo tema, troviamo un water tutto dorato sul quale è appoggiato un televisore con incollata sullo schermo la foto del fondoschiena di una fanciulla di una famosa pubblicità; poi ci sono tre schermi di televisivi trasformati in facce stilizzate tipo "smile", infine un carrello altissimo con appese foto e un bidone rovesciato dal quale deborda immondizia e c'è persino un'opera che fa riferimento al "Grande Fratello". Insomma questa piccola mostra pullula di lavori con un forte contenuto simbolico e di protesta, certamente venati di pessimismo, ma che ci fanno capire quel che questi ragazzi pensano del mondo che li circonda e in cui vivono, e come non siano così schiavi del consumismo e dei programmi tv (spazzatura), come molti opinionisti continuano ad affermare.
La mostra è aperta tutto il giorno dal lunedì al sabato e durerà almeno fino a fine mese, l'ingresso è gratuito.