Metti una domenica a Bolzano

19 febbraio 2007 | 01:00
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Metti una domenica a Bolzano

20070219_bolzano1 Capitale dell'Alto-Adige non è solo famosa per speck e formaggi, ma è diventata in Italia la città più solare, o meglio dove l'energia solare si fa davvero.

20070219_bolzano1 Capitale dell'Alto-Adige non è solo famosa per speck e formaggi, ma è diventata in Italia la città più solare, o meglio dove l'energia solare si fa davvero.

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Un viaggio domenicale a Bolzano non sarebbe male: non solo per gustare i prodotti tipici che oltre ad essere buoni sono davvero sani e tutti con il certificato di produzione biologica e integrata, ma anche per farsi un giro in città e non solo per musei.

20070219_bolzano4La capitale dell'Alto-Adige ha realizzato e continua a programmare una politica ambientale da imitare: il circolo virtuoso reato dai suoi amministratori grazie anche alla capacità di sfruttare appieno le nuove tecnologia fa della cittadina altoatesina un luogo dove si vive bene. Attraverso una politica serrata e di controllo la giunta in stretta relazione con i paesi del comprensorio è riuscita a abbassare drasticamente l'inquinamento atmosferico, la situazione geografica faceva dell'aria di Bolzano una miscela irrespirabile di inquinanti ed ora invece vanta una vittoria che anche Milano e comprensorio dovrebbero imitare. Euro 0 e ciclomotori e motori a due tempi non catalizzati non possono circolare nelle ore critiche della giornata. Le misure di emergenza sono ancora meglio: innanzitutto scattano dopo 6/9 giorni di superamento continuativo del valore limite giornaliero di PM10. La prima fase prevede il divieto di circolazione per Euro 0 e 1, veicoli diesel senza filtro omologato e motoveicoli e ciclomotori a due tempi e la seconda fase prevede il divieto di circolazione nel centro abitato per tutti i veicoli che non abbiano almeno due persone a bordo.

E poi c'è il Car pooling per i pendolari che vogliono condividere l'uso della macchina: è disponibile il servizio online del Consorzio dei Comuni che mette in comunicazione chi cerca e chi offre passaggi. Fateci almeno una visitina online: http://www.gvcc.net/carpooling.

E il car sharing: ogni volta che una persona vorrà procurarsi un'auto dovrà solo fare una telefonata al call center, attivo 24h tutti i giorni dell´anno, e prenotarla per tutto il tempo per cui ne ha bisogno. A questo punto potrà andare a ritirare l'auto presso il parcheggio convenzionato, dove la riconsegnerà al termine dell'utilizzo. Durante la prenotazione l´utente potrá utilizzare l´auto esattamente come se di sua proprietá. In questo modo un'unica auto nell'arco della giornata viene utilizzata da più persone, in momenti diversi e verrà pagata dopo aver ricevuto una fattura dettagliata periodica.

L'assessorato all'ambiente ha predisposto un bilancio ambientale in tre volumi che possono essere richiesti agli uffici municipali e prevedono: una analisi dell'ecosistema della città di Bolzano, il peso dell'impronta ecologica della città e l'applicazione degli indicatori comuni europei. Potete trovare tutto anche sul sito internet del comune: www.comune.bolzano.itL'ultima ordinanza emessa ad esempio prevede l'assoluto divieto a superar i 20 gradi di temperatura nelle abitazioni e nei diversi edifici della città pena una sanzione in denaro fino 500 euro. E ce l'hanno fatta perché la qualità dell'aria gli ha dato ragione: tutti gli inquinanti sono in media al di sotto della metà della soglia limite consentita dalla CEE.

La politica sui parcheggi è ancora meglio: Bolzano è divisa in zone colorate e solo i residenti possono parcheggiare illimitatamente nella loro zona di residenza, la loro autovettura possiederà un bollino colorato corrispondente e rilasciato dal comune. Tutti gli altri cittadini non residenti non possono parcheggiare ma possono solo utilizzare le aree di sosta pubbliche e private a pagamento. Ogni famiglia ha a disposizione due bollini gratuiti, per le altre autovetture, che comunque non possono superare il numero dei famigliari muniti di patente, sono a pagamento a 200 euro annue. Inoltre i parcheggi pubblici hanno messo a disposizione 800 posti auto  pagamento annuale per i residenti nelle zone limitrofe ai parcheggi.

20070219_bolzano2Ma è la casa clima il vero gioiello di Bolzano: Gli edifici che possiedono un particolare risparmio energetico vengono classificati con la targhetta CasaClima. Lo scopo di questa denominazione é di promuovere lo sviluppo di costruzioni realizzate nel pieno rispetto dell'ambiente. L'idea di costruire edifici ad uso abitativo e/o lavorativo ad alta efficienza energetica risale già a diversi decenni fa e certamente, nello scenario europeo, non è l'Alto Adige ad avere recepito per primo questa importante opportunità di risparmio e tutela ambientale. In Germania, Austria, ma anche in Scandinavia sono numerosissimi gli esempi di applicazione delle abitazioni a basso consumo, sia per iniziativa privata che per scelta politico istituzionale, interessando in alcuni casi anche la progettazione e l'urbanistica di interi quartieri. La provincia di Bolzano può invece vantare a tutti gli effetti un ruolo pionieristico a livello italiano e ancor di più, la velocità di recepimento di una direttiva europea, l'efficienza nella realizzazione dei presupposti informativi, tecnici e finanziari per la promozione di CasaClima e l'approntamento di efficaci strategie di marketing come la certificazione delle stesse e il concorso per la migliore CasaClima della provincia. CasaClima è un parametro di valutazione dell'efficienza energetica delle abitazioni. In base al consumo annuo di energia per metro quadro, le abitazioni vengono classificate in categorie A, B, C, D, E, F e G in funzione del loro consumo di calore annuo per unità di superficie.

20070219_bolzano11Edifici ricadenti nelle categorie A e B sono eleggibili per la certificazione CasaClima e dopo opportuna ispezione possono apporre la targhetta di CasaClima. La categoria CasaClima+ certifica che l'edificio non solo presenta un bilancio energetico bassissimo (inferiore a 50 kWh/m2 annui), ma corrisponde anche a requisiti di eco-compatibilità, come ad esempio la rinuncia totale, per il riscaldamento, all'impiego di combustibili di origine fossile, l'assenza di isolanti di materiale nocivo, di impregnanti chimici e di solventi per i pavimenti, di legni tropicali, di pavimenti e infissi in PVC Dal 12 gennaio 2005 è divenuto obbligatorio per legge che ogni nuovo edificio ad uso abitativo o ufficio (esclusi quelli localizzati in zone produttive), per ottenere la concessione edilizia, abbia un consumo di calore pari o inferiore alla soglia CasaClima C ( ≤ 70 kWh/m2 anno) È inoltre previsto un bonus di cubatura per tutti gli edifici ricadenti nella categoria CasaClima A ( ≤ 30 kWh/m2 anno; riferiti ai dati climatici di Bolzano). In questo caso infatti, il calcolo della cubatura considera uno spessore dei muri perimetrali di solo 30 cm.

CasaClima è un fenomeno che sta uscendo dalla sua stessa cornice, infatti nessuno avrebbe previsto qualche anno fa che un progetto, inizialmente nato dalla semplice esigenza di adempiere ad una direttiva europea poi convertita in normativa provinciale, ottenesse un così ampio successo, tanto da portare l'Alto Adige a diventare una case history, una buona pratica d'avanguardia a livello nazionale e internazionale, ma soprattutto ad interessare un ventaglio così ampio dell'economia locale.
Pochi sanno quanto questa iniziativa abbia accelerato il volano dell'imprenditoria e dell'artigianato locale. Ciò è dovuto soprattutto al fatto che le professionalità ed i materiali impiegati nell'edilizia abitativa sono estremamente complessi e vari. Così, intorno a casa clima ruotano ricerche e innovazioni tecnologiche, per la produzione di materiali sempre più eco-compatibili ed efficaci nella produzione e nel risparmio energetico, dai mattoni ai materiali di coibentazione, dal trattamento naturale del legno alle vernici naturali, dalle scelte progettuali alle opportunità di gestione delle risorse domestiche.
Il successo di CasaClima ha spinto diverse università italiane ad entrare in collaborazione con la provincia di Bolzano, per sviluppare strumenti legislativi e conoscenze professionali utili per diffondere gli indiscutibili vantaggi di questa nuova forma del costruire, ristrutturare ed abitare anche nel resto d'Italia.

La mobilità dolce nella città non ha paragoni in Italia: la rete di piste ciclabili è chilometricamente vastissima, è una vera e propria metropolitana a due ruote che si snoda per tutta la città in maniera capillare, non c'è strada o viale dove non ci sia a lato la pista ciclabile, ben evidenziata negli incroci pericolosi, protetta dove necessario ,semplicemente tracciata con la vernice invece in moltissime strade dei diversi quartieri; immersa nel verde segue il corso del fiume e permette di raggiungere velocemente i punti nodali della città: stazione, ospedale, musei, poste e il centro…

20070219_bolzano7 Ma non solo sulle tabelle informative che ne riportano tutto il percorso si evince che le ciclabili hanno diversi colori e come delle linee di metropolitana hanno due capolinea e numerosissimi incroci che permettono gli interscambi.

Agli incroci vi sono dei piccoli pannelli indicatori e direzionali che ricordano le diverse direzioni e cosa si può raggiungere seguendo quel tratto di ciclabile.

20070219_bolzano5In alcuni punti il comune ha installato dei pannelli contabici, la Bolzano ciclabile ha anche un logo molto suggestivo che viene riportato su diverse infrastrutture presenti lungo le piste.

20070219_bolzano9Ponti in legno o acciaio permettono di scavalcare l'Inn o l'Adige e di fianco alle piste soprattutto in periferia abbiamo accanto anche il percorso pedonale, ben evidente, mai una bici percorre lo spazio per i pedoni e mai un pedone si azzarda ad utilizzare quello delle due ruote: il rispetto reciproco è funzionale ad evitare noiosi incidenti.

L'assessore Ladinser, che verrà a Monza il 20 febbraio, ricordava passeggiando per la città che utilizzare la bici è salutar anche per l'umore, la gente si sorride quando si  incrocia, si ferma a lato a  chiacchierare, prosegue insieme, scene del genere le abbiamo viste anche noi… non è solo quindi una invenzione pubblicitaria.
Un consiglio quindi: qualche giorno a Bolzano per rinfrescarsi le idee e per imparare ad essere molto di più ecocompatibili!