Rassegna stampa di giovedì 15 febbraio – locale

15 febbraio 2007 | 12:19
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Rassegna stampa di giovedì 15 febbraio – locale

Dopo il parcheggio via sms, la giunta sta pensando anche al lasciapassare per disabili e residenti del centro.
Stop ai furbi con il pass tecnologico

Tpm è stata incaricata di verificare l'attuazione del progetto e gestire il servizio.
da L'esagono del 15 febbraio 2007


Ictus, diagnosi e cura. Milano-Bicocca epicentro
A Monza «Risc 2», il registro italiano per lo stenting della carotide. A guidarlo l'unità operativa di chirurgia vascolare di Giorgio Biasi
da Il cittadino del 15 febbraio 2007

Dopo il parcheggio via sms, la giunta sta pensando anche al lasciapassare per disabili e residenti del centro.
Stop ai furbi con il pass tecnologico

Tpm è stata incaricata di verificare l'attuazione del progetto e gestire il servizio.
da L'esagono del 15 febbraio 2007


Ictus, diagnosi e cura. Milano-Bicocca epicentro
A Monza «Risc 2», il registro italiano per lo stenting della carotide. A guidarlo l'unità operativa di chirurgia vascolare di Giorgio Biasi
da Il cittadino del 15 febbraio 2007

Dopo il parcheggio via sms, la giunta sta pensando anche al lasciapassare per disabili e residenti del centro.
Stop ai furbi con il pass tecnologico
Tpm è stata incaricata di verificare l'attuazione del progetto e gestire il servizio.

Potrebbe essere l'ultima parola al capitolo pass per residenti e disabili. Un sistema di controllo tecnologico in grado di scovare i soliti furbi, quelli cioè che si aggirano con lasciapassare fotocopiati oppure che utilizzano ancora vecchi tagliandi oramai in disuso.

Il progetto è in fase ancora embrionale, ma proprio di recente la giunta ha dato l'incarico a Tpm di scovare un possibile partner che renda concreto l'intervento.

L'obiettivo è di portare a compimento il piano entro la fine della legislatura. Attualmente la situazione sotto questo profilo non è infatti cambiata rispetto al passato: il centro, sulla carta, sarebbe off limit salvo che per i portatori in generale di disabilità e per coloro che risiedono tra le mura del borgo. Ma anche in quest'ultimo caso delle prescrizioni esistono. Luigi infatti dal poter scorrazzare liberamente per il "salotto buono" della città i residenti dovrebbero attenersi a quella che è la suddivisione in zone. Rosso, verde e blu il colore scelto per i pass dei residenti (che a due anni fa si aggiravano intorno al migliaio di copie) ognuno vincolato ad un elenco di vie transitabili. I titolari, ad esempio, del pass color rosso possono transitare lungo un tratto di via Italia, piazza Duomo, via Santa Maddalena, vicolo Ambrogiolo e via San Martino. Non così invece per via Vittorio Emanuele che rientra tra le zone di colore verde. In realtà i controlli su questo versante da parte della Polizia locale hanno fatto emergere una situazione alquanto promiscua. Ora la decisione presa dalla giunta potrebbe invece rappresentare un giro di vite definitivo. L'idea è infatti quella di rivedere il sistema di gestione dei pass assegnando ad ogni

avente diritto un tesserino con codice a barre o un analogo sistema in grado di sfuggire alla duplicazione. La tessera dovrebbe essere anche a prova di fotocopia, altra circostanza che in questi ultimi anni ha dato vita a pesanti multe e persino ad un processo penale per una gestione troppo "disinvolta" dei lasciapassare destinati ai soli disabili. "Stiamo rivedendo la situazione – spiega l'assessore alla Viabilità Paolo Gonfalonieri – sia per quanto riguarda le zone a traffico limitato sia per i portatori di handicap. A Monza ci sono circa 4mila permessi per i disabili e anche in questo caso sarà necessario verificare di che tipo di disabilità si tratta e se effettivamente ci sia la necessità dell'auto per arrivare ovunque. Ci sono casi in cui la persona non può farne altrimenti. Avere un sistema di controllo in tempo reale e più moderno sarebbe un passo avanti che garantirebbe anche maggiori controlli". L'incarico affidato a Tpm dovrà comunque essere portato a termine entro il 2007. Per quanto riguarda la gestione del servizio, la trasformazione dell'azienda dei trasporti monzesi in spa della mobilità a maggioranza pubblica dovrebbe fare rientrare anche questo servizio sorto il controllo comunale. Nel frattempo procede anche l'altro progetto relativo ai parcheggi. Entro due mesi, questi i tempi previsti dalla giunta, i monzesi potrebbero riuscire a saldare il conto del silos via sms. Attraverso una carta prepagata munita di codice controllabile attraverso un lettore ottico, sarà possibile pagare la sosta detraendola direttamente dalla stessa card.
Simona Calvi

Ictus, diagnosi e cura. Milano-Bicocca epicentro
A Monza «Risc 2», il registro italiano per lo stenting della carotide. A guidarlo l'unità operativa di chirurgia vascolare di Giorgio Biasi

Risc, atto secondo. Il Registro italiano per lo stenting carotideo, avviato nel 2001 da un gruppo di chirurgi vascolari, radiologi, neuro-radiologi del dipartimento di scienze chirurgiche dell'università Milano Bicocca, sarà ripetuto. La "casa" di Risc 2 è l'unità di chinirgia vascolare del San Gerardo, diretta da Giorgio Biasi, direttore della scuola di specializzazione nella materia e direttore del dipartimento di scienze chirurgiche. I professionisti coinvolti nel progetto si sono occupati -e continueranno ad occuparsi- del trattamento delle lesioni della biforcazione della carotide. Uno studio e un trattamento dedicati alla prevenzione dell'ictus.

E se l'obiettivo di Risc (ovvero è stato quello di costituire in Italia un gruppo dì lavoro che facesse confluire i risultati delle procedure di stenting Q'nse-rimento di un tubicino nella carotide per favorire il flusso del sangue] eseguite nell'arco di tre armi da diversi

specialisti e, di conseguenza, con metodiche differenti, Risc 2 allarga gli orizzonti e organizza il quadro: monito-rare le procedure di stenting carotideo su tutto il territorio nazionale; descrivere e analizzare gli esiti della procedura di stenting carotideo, in termini di complicanze e di mortalità; confrontare i risultati con i ciati disponibili in letteratura; registrare la riduzione del rischio anche in relazione ai sistemi di protezione usati. Ma, tra gli obiettivi di Risc 2, c'è anche l'avvio di un registro di casi clinici e di dati che permetta di prevenire a risultati significativi nel minore tempo possibile: il problema delle soluzioni finora adottate, nella terapia dei pazienti con biforcazione della carotide, sta nella difficoltà di confronto in termini temporali. Qualsiasi risultato scientificamente valido potrà essere pubblicato solo quattro o cinque anni dopo l'inizio della procedura. Un arco di tempo così lungo, tuttavia, impedisce ai partecipanti l'utilizzo di metodiche e materiali che la tecnologia avrà nel frattempo messo a disposizione; i partecipanti saranno così legati a tecniche e materiali che, all'avanguardia nel momento in cui si sono sottoposti al trattamento, saranno obsoleti a trattamento concluso.

Ecco l'idea di Risc. Un registro che permetta di raggiungere risultati significativi nel minor tempo possibile. Il progetto, che quest'anno verrà svolto in collaborazione con l'Istituto superiore di sanità, è aperto a tutte le strutture che eseguono stenting carotideo. Che, per l'arruolamento, la raccolta dati e il follow up, potranno servirsi del database del sito www.unimib.org.