
Ad un anno dal debutto, Corrado Accordino ripresenta l'opera di Shakespeare nella prima produzione del teatro monzese. L’8 e il 9 marzo in una veste scenica completamente rinnovata.
Ad un anno dal debutto, Corrado Accordino ripresenta l'opera di Shakespeare nella prima produzione del teatro monzese. L’8 e il 9 marzo in una veste scenica completamente rinnovata.
Ciò che sicuramente non è cambiato, ed è anzi ancor più sottolineato che nella prima versione, è l’intento di guardare al dramma di Shakespeare con occhi contemporanei. La corte inglese della fine del 1400, dilaniata dai conflitti di interesse al termine della Guerra delle due Rose tra le famiglie dei Lancaster e degli York, assurge a metafora esemplare di infiniti altri nuclei sociali in cui l’ambizione, l’intrigo, la paura, l’incertezza, il sospetto, il tradimento e la menzogna inevitabilmente accompagnano la lotta senza esclusione di colpi per laconquistaeilmantenimentodelpotere.Su tutto incombe la luce, onnipresente e invadente in una scenografia costituita da un audace fondale luminoso completamente vuoto. Su di esso si stagliano con straordinaria forza visiva i personaggi, ora sagome nere su abbaglianti sfondi colorati, ora ieratiche figure i cui costumi e il cui plasticismo rimandano all’iconografia della pittura e della scultura classiche, rinascimentali e neoclassiche. La messinscena si offre dunque comepunto di incontro tra passato e presente, tra tradizione e tecnologia, tra “l’immutabile” che a dispetto dello scorrere del tempo caratterizza l’essere umano di ogni epoca e i differenti mezzi che di volta in volta la società del suo tempo gli fornisce.
Un mondo in cui la dissociazione tra apparenza ed essenza è spinta all’estremo, permettendo all’ipocrisia di trionfare in un susseguirsidi ribaltoni in cui gli “amici” di ieri diventano i nemici di oggi e viceversa e in cuiil male interiore deborda e si espande su tutto. Così come deborda e si fa presenza scenica costante l’acqua, contenuta in un grande catino divinatorio nel quale sono di volta in volta immersi quei personaggi irrimediabilmente destinati a una morte violenta e sanguinosa. La profezia che identifica l’acqua col sangue trasforma i due liquidi vitali per eccellenza in allegorie di morte, offrendo al pubblico immagini di efferata crudeltà in una forma di avvincente bellezza estetica edaccentuando così la tensione che affascina lo spettatore con la seduzione proibita del male.
8 – 9 m a r z o 2 0 0 7 – o r e 2 1
R I C C A R D O I I I
da William Shaespeare
con Alberto Astorri, Tommaso Amadio, Alessandro Conte,
Silvia Mendola, Daniele Ornatelli,
Enrico Roveris, Silvia Sartorio,
Gianpaolo Belmonte, Elisabetta Raimondi (voce off)scene e costumi Maria Chiara Vitali
ingegnere del suono Tiziano Marzio Ghelli
assistenti alla regia Valentina Paiano, Paolo Miloro
assistenza tecnica Mauro Pagnussat
regia Corrado Accordino
produzione La Danza Immobile , Scenaperta, Teatro Binario 7biglietti intero € 10 – ridotto € 8
orari e contatti
dal lunedì al venerdì dalle ore 15.00 alle ore 18.30
tel 039.2027002 biglietteria@teatrobinario7.i twww.teatrobinario7.it
TEATRO BINARIO 7
Via Turati 8 (uscita posteriore Stazione Ferroviaria)
20052 – MONZA