
Grazie all'accordo con il Museo Guggenheim di Venezia e il Vitra Museum di di Weil am Rehin, Monza ospiterà le grandi mostre che fino a oggi sono sempre mancate.
Grazie all'accordo con il Museo Guggenheim di Venezia e il Vitra Museum di di Weil am Rehin, Monza ospiterà le grandi mostre che fino a oggi sono sempre mancate.
Monza entra finalmente nei grandi circuiti internazionali delle esposizioni d'arte. Mercoledì 28 febbraio, infatti, è stato siglato un importante accordo con le Collezioni Peggy Guggenheim di Venezia e con il Vitra Museum di Weil am Rehin, in Germania, uno dei più importanti musei di Design d'Europa. Il documento prevede l'organizzazione di mostre provenienti dalle due prestigiose istituzioni, nel Serrone della Villa Reale di Monza.
Lo spazio espositivo è appena stato restaurato, con il rifacimento degli impianti elettrici, termici e di sicurezza; tre mesi di lavoro e una spesa di 280 mila euro, interamente sostenuta dal Comune di Monza, per renderlo adeguato agli standard internazionali. Le carenza strutturali avevano infatti impedito fino a oggi l'allestimento di mostre di alto livello, perché non erano garantite le condizioni ambientali, la corretta visibilità delle opere e la loro sicurezza.
Il primo evento espositivo in programma dà l'idea di come la riqualificazione delle ex serre reali abbia cambiato le potenzialità culturali di Monza: il 1° aprile infatti verrà esposto, per la prima volta in Europa, il "Murale di Milwaukee" di Keith Haring, amico di Andy Warhol e genio ribelle del neopop Usa, morto di Aids nel 1990, a 32 anni. Haring realizzò l'opera, un murale lungo 30 metri e alto 2 e mezzo, costituito da 24 pannelli dipinti su entrambe le facce, nel 1983 per dell'apertura del Museo Haggerty di Milwaukee. Da un lato è raffigurata una sequenza ininterrotta di bambini a quattro zampe e di cani che abbaiano. L'altro lato presenta un tema dominante di figure danzanti ispirate ai ballerini di "breakdance". L'opera sarà in mostra fino a luglio. «È una grande opera che non è mai uscita dagli Stati Uniti. Con questa mostra vogliamo avvicinarci al pubblico più giovane», ha detto l'assessore alla Cultura Annalisa Bemporad.
Keith Haring durante la realizzazione del murale nel 1983 alla Marquette University
Al di là dell'importanza dell'evento, il doppio accordo firmato ieri dal sindaco di Monza e dai direttori dei due importanti musei europei la Fondazione Solomon Guggenheim di Venezia e il Vitra Design Museum di Weil am Rhein, in Germania rappresenta una pietra miliare nella storia di Monza.
Uno dei più famosi musei di tutto il mondo, il Guggenheim, presterà le sue opere alla città; la collezione Peggy Guggenheim è la sede italiana della fondazione creata dalla mecenate americana a Palazzo Venier dei Leoni che, a Venezia, fu la sua dimora fra il 1948 e il 1979, anno della sua scomparsa, e che, dal 1980, è diventato il museo privato più visitato d'Italia. La sezione dedicata all'arte italiana raccoglie, fra le opere dei più grandi maestri del Novecento, alcuni di quelli legati a Monza e che insegnarono, all'Isia, proprio in Villa Real,e come Costantino Nivola, Arturo Martini e Marino Marini. Il primoevento organizzato in collaborazione il Comune di Monza si svolgerà nella primavera del 2008 e avrà come tema l'arte italiana del secondo dopoguerra, con opere di Burri, Caporossi, Tancredi, Vedova, Santomaso.
Dal Vitra Museum, considerato il tempio del design europeo, arriverà un'altra collaborazione organica con la realtà della Brianza. «Monza è un importante centro per l'interior design – ha ricordato il direttore del museo Alexander Von Vegesack – Organizzeremo insieme mostre anche con la collaborazione delle università». Il museo, inaugurato nel 1989, raccoglie oggetti che raccontano la storia del design industriale dalle origini storiche a oggi e che ha sede nell'edificio realizzato in Europa dall'architetto californiano Frank O Gehry, allestisce ogni anno nel mondo oltre dieci mostre visitate da quasi 2 milioni di persone In programma una mostra su Aldo Ballo, il cui archivio fotografico racconta il design italiano del dopoguerra.