
Nella seduta comunale di ieri sono stati approvati dai consiglieri 4 punti per regolamentare la discussione del Pgt in aula.
Nella seduta comunale di ieri sono stati approvati dai consiglieri 4 punti per regolamentare la discussione del Pgt in aula.
Ottantotto. Gli emendamenti che il Consiglio Comunale deve ancora discutere per arrivare all'approvazione del Pgt (Piano di governo del territorio). Dai 112 rimasti in vita, infatti, 14 sono stati considerati, dopo un ulteriore e approfondito esame, inammissibili da parte degli uffici, e altri dieci sono stati discussi (di cui quattro accolti) nella seduta ieri sera. Non senza qualche "piccola" difficoltà. Non appena il Presidente del Consiglio, Rosario Montalbano, ha dato inizio alla seconda fase, quella dedicata alla discussione degli emendamenti appunto, alcuni esponenti della minoranza hanno preso parola. Pugni picchiati sui banchi, urla per manifestare la loro contrarietà sul modo di condurre i lavori. "Sono molto amareggiato per aver saputo che «dopo un approfondito esame» gli uffici hanno ritenuto inammissibili altri 14 emendamenti" ha detto il capogruppo di Forza Italia Osvaldo Mangone chiedendo inoltre se "gli uffici prendono ordini ben precisi e se è su «ordini di servizio» che il dirigente ha decretato l'inammissibilità dei 14 emendamenti". Insinuazioni a cui si è unita non solo la consigliere Rosella Panzeri. La risposta è venuta da Montalbano che ha sottolineato l'importanza del rispetto per i professionisti del Comune e ha rassicurato sul fatto che "chi doveva assumersi le responsabilità, lo ha fatto". In più ha di nuovo fatto sapere che li uffici sono a disposizione di tutti coloro che volessero chiarimenti, nonostante i motivi dell'inammissibilità degli emendamenti siano già stati resi noti in più occasioni. Un unteriore motivo per rallentare i lavori dell'aula è stata la richiesta del consigliere Michele Passamani, iscritto nelle fila di forza Italia, di voler essere informato sulle modalità di intervento nella discussione degli emendamenti. Forse non ricordando la votazione dell'aula in merito, tenutasi nella seduta del 19 febbraio. Cinque i punti votati dai Consiglieri (di cui uno non accettato) per dare le linee guida da seguire nel corso della discussione sugli emendamenti del Pgt:
1) non proporre subemendamenti
2) non possibilità di fare dichiarazioni di voto
3) non richedere votazione per appello nominale (non accettato)
4) tempo massimo di illustrazione 5 minuti
5) possibilità di replica ad un solo consigliere della durata di 5 minuti
Quattro punti, il punto tre non è stato accolto quindi nella seduta di ieri tutte le votazioni sono state fatte con appello nominale, votati dall'aula che è sovrana. Quattro punti che servono per dare delle regole che ieri sera la destra ha tentato di non seguire. Nonostante questo, i lavori dell'aula sono proseguiti. Dieci emendamenti sono stati affrontati. Ne rimangono altri 88 prima di poter approvare il Pgt.