
Partenza aggressiva per la campagna elettorale del Centrodestra. Manifesti urlati, colori forti e strategie da dentifricio.
Partenza aggressiva per la campagna elettorale del Centrodestra. Manifesti urlati, colori forti e strategie da dentifricio.
La prima ondata di manifesti elettorali del Centrodestra (salvo smentite) sembra ripercorrere le strade tracciate dal cosiddetto guerriglia marketing. Molto in voga nel mercato delle merci indirizzate a ragazzi (Nike e Adidas ne sono maestri). Un messaggio urlato che punta a colpire allo stomaco chi scorrendo per le strade della città incoccia in “Monza città tradita”. Come, perchè e da chi per ora non è importante. Sarà la seconda “uscita”, o le successive, a svelare il mistero. Il trucchetto è vecchio come la pubblicità, attiriamo l’attenzione, poi spieghiamo. Una novità invece l’approccio che sembra si voglia seguire sulla riva destra del Lambro. Agli azzurri, alle nuvolette e ai toni superflou degli storici spot e manifesti di Berlusconi si sono sostituiti i contrasti forti e drammatici del rosso-nero-bianco.
Storicamente, un “codice colore” adottato da antagonisti, frange estreme di destra e di sinistra e, andando indietro nel tempo, dalla poco ammirevole propaganda nazifascita degli anni Trenta. La scelta è molto forte. Evidentemente si vuole puntare alla drammatizzazione del “conflitto”. Si vuole incitare alla riscossa. Il tradimento chiama la vendetta. La pacifica borghesia monzese come reagirà? Attempate signore e vecchietti in vestaglia sacrificheranno la pennichella e scenderanno per strada, brandendo pantofole e cateteri contro i vili traditori? Orde di impiegati scenderanno in piazza con le pattine reclamando il caviale minimo garantito? Proprio mentre tutta la “lotta politica” italiana – a tutti i livelli, dal Parlamento ai condomini – si risolve in una sfida a chi è più democristiano di tutti, i marianini scelgono i toni radicali. Pagherà o la pagheranno? Per saperne di più, attendiamo il primo volantino delle nuove P.R.