
Un uomo normale diventa “cattivo” e il mondo intorno si trasforma assieme a lui. “Migliore”, quando le carogne diventano degli idoli.
Un uomo normale diventa “cattivo” e il mondo intorno si trasforma assieme a lui. “Migliore”, quando le carogne diventano degli idoli.
Lo spettacolo che in questi giorni Valerio Mastrandrea porta sul palcoscenico del Binario 7 racconta la vicenda di un uomo “buono”, tranquillo e disponibile. Lavora da impiegato, sta al suo posto. Un evento imprevisto, un trauma lo porta al cambiamento, a saltare il fosso, la trincea, e a vestirsi dei panni di chi, pur di farsi largo, scalare e arrampicarsi nella società, nella ricchezza, sgomita, trama, non guarda in faccia nessuno. Diventa “cattivo”. La classica contrapposizione fra bene e male, buoni e cattivi, in questo lavoro si svolge entro lo stesso personaggio, un Jekill e Hide la cui pozione alchemica sta nella catarsi rovesciata dell’incidente in cui è coinvolto. La trasformazione fa di Alfredo una figura di riferimento, rispettata. Una carogna, ma guardata con ammirazione.
«Il personaggio, diventando cattivo, si riprende quello che non ha mai avuto. Abbiamo voluto raccontare come quanto più si è infami e tanto più la gente è affascinata da ciò. Se il testo avesse puntato il dito, probabilmente non mi avrebbe affascinato così tanto.»
Mattia Torre, autore e regista del monologo, ha voluto l’attore romano per affrontare un testo in perenne cambiamento «Continuo a provare delle cose, non per ciò che riguarda il testo ma nella regia. L’autore dice di averlo scritto su di me e io l’ho cucito addosso, poi insieme abbiamo trovato le cose da fare.»
Come spesso accade quando sulla scena c’è un unico personaggio, i movimenti sono minimi, spetta alla parola toccare le corde emotive «Comincio adesso, e forse un po’ troppo tardi, ad avere voglia di esprimermi mimicamente, solo con i movimenti della faccia. Emotivamente uno spettacolo di questo genere comporta della fatica, una fatica tremenda. Ma è una scelta ben precisa.»
E questa possibilità di fare scelte, anche difficili, coraggiose, pare segnare la differenza fra il Mastrandrea attore di teatro e attore di cinema «La cosa che mi affascina dell’apparente ‘monotonia’ del teatro è la possibilità che da nello sperimentare. Continuo a pensare che il teatro sia una delle ultime possibilità che ci permette di fare cose di questo tipo. Il teatro mi aiuta a riflettere».
3 – 4 MARZO ore 21.00
V A L E R I O M A S T A N D R E A
in
“M i g l i o r e”
scritto e diretto da Mattia Torre
biglietti
intero € 18 – ridotto € 12 – under 18 € 6
tel 039.202700 – fax 039.2230419
biglietteria@teatrobinario7.it – www.teatrobinario7.it
TEATRO BINARIO 7
Via Turati 8 (PIAZZA CASTELLO – dalla stazione ferroviaria uscita pedonale sulla piazza del teatro)
MONZA
L’intervista integrale da cui sono tratti i virgolettati è di Loretta Bonasera ed è disponibile qui.