
Cecilia Airaghi e Luca Malavasi, in rappresentanza dei 60 giovani dell'incontro lombardo, saranno a Roma il prossimo week-end per continuare il lavoro iniziato sabato.
Cecilia Airaghi e Luca Malavasi, in rappresentanza dei 60 giovani dell'incontro lombardo, saranno a Roma il prossimo week-end per continuare il lavoro iniziato sabato.
"Dimmi e dimenticherò, coinvolgimi e capirò" recita un antico proverbio cinese. Con questo spirito di protagonismo e voglia di mettersi in gioco si sono ritrovati, sabato scorso all'Urban Center di Monza, 61 giovani provenienti da tutta la Lombardia. All'ordine del giorno di questo incontro l'Europa e alcuni ambiti che toccano da vicino il futuro della comunità.
E' così incominciato, a Monza e in altre 10 città d'Italia, il percorso verso lo Youth Summit che si terrà a Roma in concomitanza con il Summit del Consiglio Europeo a Berlino. Nell'anno in cui si festeggiano i primi 50 anni della nascita della Comunità Europea lo scopo dello Youth Summit è quello di mettere in evidenza le aspettative dei giovani circa il progetto europeo nei prossimi 50 anni e di farne partecipi i capi di stato e di governo dei Paesi membri dell'Unione Europea, il Parlamento e la Commissione Europea.
Un'intensa giornata di lavoro, confronto e discussione per incominciare a riflettere sulle aree indicate dal Forum nazionale dei giovani, promotore insieme alla Comunità europea, al Ministero delle politiche giovanili e alla rete degli sportelli di Eurodesk, e a produrre una serie di "raccomandazioni" da portare, il prossimo week-end in Campidoglio, all'incontro romano dove verrà redatto il contributo italiano al documento finale. Un lavoro di discussione e di mediazione che, in rappresentanza di tutta la Lombardia, porteranno avanti Cecilia Airaghi, ventitreenne di Cuggiono (MI) e Luca Malavasi, 19 anni di Quistello in provincia di Mantova, scelti tra tutti i giovani presenti come portavoce dei gruppi di lavoro monzese.
Gioventù e istruzione, democrazia e società civile, sviluppo sostenibile e modello socioeconomico europeo sono i quattro gruppi di lavoro che sono stati attivati: partendo dalle tracce preparate dal coordinamento del summit e dalle provocazioni degli animatori di Spazio Giovani, la cooperativa che ha in gestione lo sportello Eurodesk monzese, sono emerse tante idee e proposte.
"I ragazzi hanno espresso un profilo incredibile – è il commento di Michele Di Paola, uno degli animatori di Spazio Giovani – la discussione è stata alta senza proposte banali o strampalate; c'è stata molta attenzione a concretizzare le problematiche affrontate. Possiamo dunque ritenerci pienamente soddisfatti del lavoro svolto e dei contributi che mandiamo al summit italiano".
Visioni nuove e anche piuttosto differenti da come solitamente vengono affrontate le diverse problematiche. Nel gruppo che ha affrontato l'ambito dello sviluppo sostenibile è stata posta attenzione non solo agli incentivi per le innovazioni ecosostenibili (che comunque andrebbero sostenute veramente con agevolazioni e pubblicità adeguate) e alle politiche per ridurre l'inquinamento ma anche all'importanza dell'istruire le nuove generazioni a tutelare l'ambiente portando esempi concreti e convenienti. Tra le proposte sull'istruzione spiccano la volontà di creare delle reti di lavoro che promuovano la partecipazione e la diffusione di informazioni, favorendo così veri e propri scambi culturali mirati a far conoscere meglio l'Europa. Inoltre si è discusso di una migliore integrazione tra sistema scolastico e mondo del lavoro, di diritto allo studio per garantire una scuola accessibile a tutti con un occhio di riguardo all'accompagnamento degli studenti stranieri.
Chiara e netta la richiesta di maggiore attenzione al mondo dei giovani per quando riguarda i finanziamenti e l'impostazione del modello economico del futuro: istruzione e lavoro sono le due priorità individuate su cui ogni paese deve lavorare per cercare di uniformare le possibilità di tutti i cittadini europei.
Interessante l'analisi tra l'Europa dei giovani d'oggi rispetto a quelli di ieri che è emersa dal gruppo di lavoro sulla democrazia e società civile. Le maggiori possibilità attuali, ad esempio l'Erasmus, l'inter-rail, i gemellaggi e gli scambi vanno sfruttate e organizzate meglio per avvicinare la dimensione europea alla quotidianità dell'essere cittadini. Un network di gruppi giovanili potrebbe creare degli snodi di dibattito e partecipazione attiva che avvicinino la cittadinanza alle istituzioni.
Queste sono solo alcune delle riflessioni dei documenti che riassumono il lavoro dei giovani della Lombardia (e che sono scaricabili al link: http://www.youthsummit.it/monza.htm). Non solo richieste o critiche ma anche proposte in cui emerge la volontà di mettersi in gioco e di poter incominciare a fare qualcosa dal basso.
I presupposti per un documento forte e importante ci sono, non ci resta che augurare buon lavoro ai delegati e aspettare.
per ulteriori informazioni sull'evento: il sito dello Youth Summit
per informazioni e materiale sul summit monzese: http://www.youthsummit.it/monza.htm