
Sei scuole, due spettacoli per serata. Il Binario7 offre una scorpacciata di teatro giovane da martedì 15 a giovedì 17
Sei scuole, due spettacoli per serata. Il Binario7 offre una scorpacciata di teatro giovane da martedì 15 a giovedì 17
«A coloro che hanno da poco intrapreso il lungo cammino “dell’attore” con entusiasmo e fantasia, ma anche con disciplina e senso di responsabilità, è riservata AREA 7, l’iniziativa promossa da La Danza Immobile e Teatro Binario 7, per dare visibilità a nuove energie teatrali non provenienti da classiche Accademie di Arti Drammatiche, ma da strutture alternative, frequentate da utenti eterogenei per età e formazione, spesso impegnati in altri ambiti lavorativi, ma fortemente motivati. AREA 7, un percorso che si svilupperà nel tempo attraverso differenti modalità e tipologie di interventi, vuole dunque essere un’opportunità per quanti nel Teatro credono e vogliono, in un modo o nell’altro, vivere. Ma anche per emozionare quelli che stanno dall’altra parte della barricata e suggerire loro che del Teatro si può fare un compagno di vita, un rifugio nel quale soddisfare, a volte, il semplice bisogno di evasione; nel quale trovare, altre volte, un aiuto per comprendere le cose del mondo; nel quale sorprendersi a scoprire, sempre, un universo parallelo dove è possibile e bellissimo perdersi per poi ritrovarsi.»
Il Programma delle serate
martedì 15 maggio – ore 19.30
T E A T R A N D O
SCUOLA DI TEATRO E DANZA
COMPAGNIA TEATRANDO GIOVANI
DONNE ITALIANE
Commedia comica tratta da “La rosa tatuata” di Tennessee Williams
con Anna Cacioppo, Valentina Casati, Cinzia Farina,
Valentina Santambrogio, Silvia Tundo, Gigi Vitale
coreografia Michela Caredda
musiche Eliades Ochoa (Compay Segundo)
adattameto e regia Silvano Ilardo
In una Cuba immaginaria evocata dalla musica coinvolgente di Eliades Ochoa, si snoda il destino di Serafina, una donna italiana, emigrata come tante in anni difficili, comica nel suo dialettale legame con la terra natia, ma intensa e drammatica a tratti, in balia delle sorprese che la vita ci riserva. Ora belle ora brutte. Accanto a Serafina, le altre comari del villaggio, di provenienze regionali diverse, dagli accenti dialettali differenti, accomunate dall’appartenenza italiana e soprattutto dalla condizione di emigrate, osservano drammi e commedie dando vita al grande spettacolo dell’esistenza umana.
martedì 15 maggio – ore 21.30
C T A
CENTRO TEATRO ATTIVO
LA STORIA CHE NON C’E’
scritto e diretto da Andrea Dalla Zanna
assistente alla regia Ludivine Bréard
con Alessandra Albelice, Alessia Angelini, Ludivine Bréard,
Elisa Calvi, Alessio Cogliati, Luca Darko, Tino Danesi,
Cecilia Lorenzetti, Mauro Mellino, Alessio Mizzan,
Filippo Paolasini e Martina Polimeni.
LA STORIA CHE NON C’E’, scritto e diretto da Andrea Dalla Zanna, è un’originale ricostruzione sceneggiata di una lezione modello “Actor Studio” .
Le circostanze date dal “Maestro” agli attori sono le seguenti: “Dio ha fatto il poeta e l’eroe, ciò che fa uno non può farlo l’altro. Tien Sì, un giovane poeta si ritrova a dover scegliere tra la vita e la morte. Come “vivere” o “rivivere” i sentimenti di Tien Si?”
Da questa impostazione narrativa, si sviluppa l’intreccio di una fiaba crudele, spietata, dall’esito misterioso e imprevedibile. Una messa in scena che gioca a rimpiattino con i modelli della recitazione epica o immedesimata. “La Storia che non c’è” nasce come omaggio ai grandi maestri dell’arte della recitazione.
mercoledì 16 maggio – ore 19.30
T E A T R I P O S S I B I L I
HAMLET MACHT FREI
con gli allievi del TPLab di Milano
di Andrea Lisco
Ad un gruppo di internati/artisti di Theresienstadt viene imposto di preparare nel più breve tempo possibile una messinscena teatrale in occasione dell’imminente ispezione della Croce Rossa Internazionale all’interno del Lager. Per compiacenza (o beffa) al governo danese promotore dell’indagine sulle attività dei campi di concentramento nazisti, i tedeschi scelgono l’Amleto di Shakespeare. La tragedia del Principe di Danimarca si fonde (e si confonde) inevitabilmente con la realtà del lager: il tema dell’umana esistenza, la legittimità del potere, la morte, il suicidio, la validità delle azioni umane, fino ad abbracciare il desiderio di vendetta. L’incertezza fra “essere e apparire” fa da sfondo ad una delle più crudeli menzogne che il nazismo abbia partorito agli occhi del mondo.
mercoledì 16 maggio – ore 21.30
C A M P O T E A T R A L E
E soprattutto … niente terrore!
liberamente ispirato a “La peste” di Albert Camus.
con Diego Paletti, Domenico Cicchetti, Francesca Borsa, Giovanna Acerbi, Giuseppe Bruni, Laura Antoniotti, Lino Aragona, Marina Petraroli, Valeria Lo Bianco
disegno luci Domenico Cicchetti
regia luci Toni Caroppi
adattamento e regia Lia Gallo
Orano: una città isolata dal resto del mondo per la pestilenza che l’ ha colpita e dove la malattia passa al vaglio ogni individuo con la sua miseria, il suo coraggio, il suo eroismo e la sua viltà.
La città diventa il palcoscenico e il vetrino da esperimento per le passioni di un’umanità al limite tra disgregazione e solidarietà. Che cosa è l’uomo di fronte a ciò che è più grande di lui e che sfugge al controllo? … Una metafora in cui il presente continua a riconoscersi.
giovedì 17 maggio – ore 19.30
QUELLI DI GROCK
PAROLE D’AMORE
con gli allievi del Terzo Anno Accademico 2006-07
testo e regia di Brunella Andreoli
con la collaborazione ai testi degli allievi
Quando ho cominciato a pensare ad un allestimento da organizzare con gli allievi del Terzo Anno, ho realizzato che, dopo due anni di scuola durante i quali gli allievi avevano già lavorato sui testi teatrali, poteva essere arrivato il momento di dare loro la possibilità di un lavoro che fosse il più possibile creativo.
Da qui l’intuizione di lavorare partendo “da zero”, senza l’aiuto di un testo già scritto.
“Parole d’amore” è il risultato di questo percorso. Alcuni episodi sono stati messi in scena per come sono stati raccontati, altri prendendo spunto da una sola frase all’interno di un racconto o un’improvvisazione, altri ancora inventando di sana pianta e, a tratti, attingendo ai miei stessi ricordi.
Brunella Andreoli
giovedì 17 maggio – ore 21.30
S.I.T.
SCUOLA INTERCULTURALE DI TEATRO del Teatro dell’Aleph
storie sul fiume incantato
regia Giovanni Moleri
come un Haiku, lo spettacolo è un piccolo componimento giapponese, ricco di colori, di dolci melodie ma anche di momenti drammatici. Evoca personaggi misteriosi e paesaggi da tempo dimenticati: notti stellate, nevicate magiche, liete feste e corteggiamenti, guerre, nascite, miracoli e dolci poesie.
La premiazione si svolgerà giovedì 17 maggio al termine dell’ultima rappresentazione.