Colore in corsia al San Gerardo

1 novembre 2007 | 01:00
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Colore in corsia al San Gerardo

20071101_divise.jpg"Ospedale a colori" è il nuovo  progetto avviato al San Gerardo, primo in Italia a rinnovare le divise degli operatori sanitari differenziate per colore. Il bianco E’ solo per i medici

20071101_divise.jpg"Ospedale a colori" è il nuovo  progetto avviato al San Gerardo, primo in Italia a rinnovare le divise degli operatori sanitari differenziate per colore. Il bianco E’ solo per i medici

Verde, bordeaux, blu, rosso, azzurro, rosa, giallo, rosso. Sono i colori che indosseranno gli operatori sanitari dell’Azienda ospedaliera San Gerardo. Per la prima volta in Italia un ospedale dice "stop al bianco", colore che rimane destinato esclusivamente ai medici. Tutte le altre figure sanitarie hanno una nuova divisa colorata.

E’ l’operazione "Ospedale a colori" che ha preso avvio nell’autunno del 2006 con la costituzione di un gruppo di lavoro che ha coinvolto l’Unità Operativa Economato e Attività Alberghiere, il Dipartimento Infermieristico Tecnico Riabilitativo Aziendale (Ditra) e la Direzione Sanitaria. In seguito ad un questionario distribuito tra i dipendenti sono emerse le scelte dei colori. Si è poi studiato il tessuto poiché il colore non può essere realizzato in cotone. Alla fine si è scelto il CFB1, un tessuto composto al 65% da poliestere e 35% cotone che garantisce prestazioni migliori del cotone sia per quanto riguarda l’assorbimento ed il rilascio di acqua nell’ambiente, che per la traspirabilità evaporativa. Inoltre questo tessuto ha dimostrato l’assenza di effetti citotossici su cheranociti umani. Una serie di caratteristiche tecniche, tra cui durata e semplicità del lavaggio, rendono inoltre questo tessuto capace di coniugare alta qualità delle prestazioni e rispetto dell’ambiente.

«Questo progetto – spiega Amborio Bertoglio direttore generale dell’azienda ospedaliera San Gerardo (che comprende il nosocomio monzese il Bassini di Cinisello Balsamo) presenta diversi risvolti. Poiché da sempre l’elemento ispiratore del nostro lavoro è la centralità del paziente, abbiamo voluto rendere più agevole alle persone ricoverate il riconoscimento e le funzioni dei singoli operatori. Un colore diverso aiuta ad individuare meglio a chi ci si può rivolgere per una funzione o per l’altra. Inoltre attraverso l’inserimento di un microchip in ogni capo di abbigliamento si permette la tracciabilità dei capi di vestiario che agevola il lavoro del servizio guardaroba. Infine la scelta del tessuto CFB1 consente una migliore gestione per quanto riguarda il trattamento e il risparmio di energia legato agli impianti di lavaggio e stiratura che avviene a 70 gradi invece dei 100 gradi usuali».

Unica figura che manterrà il camice bianco sarà il medico in quanto ciò faciliterà il suo riconoscimento da parte dei pazienti in relazione ad una tradizione consolidata nell’immaginario collettivo. La "rivoluzione" colorata coinvolgerà in totale 3727 persone di cui 1640 infermieri, 205 tecnici sanitari, 87 tecnici di riabilitazione, 386 operatori sanitari (Ota/Oss), 226 ausiliari specializzati nei servizi assistenziali e 610 medici.