
"Italia Nostra" sceglie il giorno delle prove libere dalla Formula 1 per lanciare "Paesaggi sensibili" e riportare l’attenzione sul Parco di Monza. Sabato 20 settembre una giornata nazionale per ricordare le bellezze trascurate dello Stivale
"Italia Nostra" sceglie il giorno delle prove libere dalla Formula 1 per lanciare "Paesaggi sensibili" e riportare l’attenzione sul Parco di Monza. Sabato 20 settembre una giornata nazionale per ricordare le bellezze trascurate dello Stivale
In coincidenza con il 79esimo Gran Premio d’Italia, l’associazione nazionale "Italia Nostra" sceglie di mostrare il Parco di Monza sotto una diversa luce e punta il dito contro il rinnovo della concessione. Costruendo un percorso alternativo all’interno del Bel Paese. Ricordando il poco considerato articolo 9 sulla tutela di beni artistici, storici e naturali, l’Associazione vuole concentrare l’attenzione sui luoghi simbolo del nostro territorio che non ricevono abbastanza attenzioni. "Paesaggi Sensibili", appunto.
Sono stati individuati circa 50 siti che attiveranno le sezioni locali dell’Associazione nella giornata nazionale del 20 settembre. La sezione di Milano ha deciso di concentrarsi sulle problematiche, spesso trascurate, che rendono il Parco di Monza un luogo a rischio.
Con una superficie complessiva di 750 ettari, quello di Monza è il più grande parco cintato del mondo e ospita al suo interno ville, cascine e mulini. Per l’occasione, l’associazione vuole puntare l’attenzione sulla presenza di strutture ritenute improprie e di potenziale pericolo all’interno di un contesto naturalistico quale il parco. Ci si riferisce in questo caso alla struttura dell’autodromo e al campo da golf.
Nel primo caso, il rinnovo delle concessioni alla Sias (la società che gestisce l’autodromo) per 19 anni tramite una trattativa privata, ha portato Italia Nostra, insieme ad altre associazioni come il WWF, a fare ricorso alla Corte Europea. "Le sopraelevate – prende come esempio Maurizio Oliva, presidente di Italia Nostra – ormai in disuso da circa quaranta’anni, dovevano essere demolite dalla nuova amministrazione, invece occupano sessanta ettari di Parco, togliendo spazi che potrebbero essere restituiti all’uso pubblico".
Per quanto riguarda il campo da golf, l’associazione evidenzia la mancata riduzione degli spazi (dovevano infatti essere eliminate 9 buche in eccesso), il forte impatto ambientale delle reti che ne delimitano il perimetro, e, infine, ricorda sempre Oliva, una problematica specificamente naturale, "ossia il totale azzeramento della biodiversità nei prati".
Il 20 settembre, dalle 10 alle 18.30, saranno organizzati due diversi percorsi per mostrare l’altra realtà del Parco. Entrambe le iniziative non necessitano di prenotazione; il luogo di incontro è l’Infopoint del Parco alla Cascina Bastia (Ingresso Porta Monza). Il primo percorso "Il bello recuperato, il bello da recuperare" consiste in una camminata a piedi per raggiungere le ville e i mulini dislocati nel parco e osservare da vicino il bisogno di conservare questi luoghi e preservarli con costanti e mirati lavori di manutenzioni. In ogni luogo saranno presenti guide. Per chi invece ama muoversi in bicicletta, c’è la possibilità di scegliere il secondo percorso "In gabbia tra autodromo e golf" che porterà i partecipanti a constatare da vicino l’impatto che recinzioni e sopraelevate hanno sul Parco. Per chi fosse interessato, ma non desidera usare la bicicletta, il pomeriggio è disponibile un trenino a pagamento (partenza ore 14, 15.30 e 17). Il viaggio durerà circa 90 minuti. Per informazioni: Infopoint Parco di Monza: 039 2300009 e Italia Nostra sezione di Monza: 039380695.