
Il Partito democratico parla di "tolleranza zero, ma solo con i Rom". La vicenda dello sgombero e dei 9 minori che non hanno potuto iniziare la scuola tiene ancora banco tra le fila dei politici
Il Partito democratico parla di "tolleranza zero, ma solo con i Rom". La vicenda dello sgombero e dei 9 minori che non hanno potuto iniziare la scuola tiene ancora banco tra le fila dei politici
Non si spegne la polemica politica sullo sgombero delle famiglie Rom dal quartiere San Carlo che ha impedito a 9 minori, già iscritti all’Istituto comprensivo Tolstoj di iniziare l’anno scolastico. Il Partito democratico scende in campo e parla di "tolleranza zero per gli abusi edilizi, ma solo con i Rom". Per gli esponenti del Pd quello che è a rischio è il diritto allo studio. «Le famiglie di quei 9 minori, di origine macedone, vivono da anni sul territorio di Desio; una di esse è proprietaria di un terreno a San Carlo – si legge in un comunicato – Per questa famiglia, gli errori dei genitori ricadono impietosamente sui figli: un abuso edilizio, una casa approssimativa fatta d’assi di legno (il primo ed unico sanzionato a norma di legge sul territorio desiano), ha portato all’ordinanza di sgombero da parte dell’Amministrazione di centrodestra, con la conseguenza che alcuni ragazzi non potranno partecipare alle lezioni insieme ai loro coetanei». Quello che però si domandano gli esponenti del Pd è perché gli stessi criteri non vengono applicati con le altre forme di abuso edilizio presenti in città.
«Perché il sindaco non interviene? – domandano – Il rispetto della legalità deve valere per tutti!».
Il Partito Democratico chiede perciò al sindaco Giampiero Mariani, e alla sua giunta, garanzie precise circa la tutela del diritto all’istruzione e ad una vita dignitosa per questi bambini. Domandiamo altresì che si continui a seguire rigidamente un percorso "tolleranza zero" nei confronti dell’abusivismo edilizio, anche e soprattutto nei confronti di coloro che hanno costruito illegalmente enormi ville sul nostro territorio, compiendo un atto, a nostro avviso, criminoso.
«Per i bambini rom, che attraverso la scolarizzazione godono dell’opportunità di entrare in circoli di legalità e di integrazione, è un grave danno – continuano gli esponenti del Pd – E’ inutile nascondere che i minori di origini nomadi si trovano già segnati da condizioni di vita in cui sono presenze costanti l’emarginazione, il degrado e la povertà. Perciò la loro infanzia non può essere compromessa dalla strumentalizzazione politica che, invece, in questo periodo sta prendendo piede in modo molto marcato». La formazione politica vuole, in piena legalità, garantire un’uguale opportunità di crescita ai minori: cittadini italiani e non, stanziali o nomadi. E definisce i provvedimenti presi dalla giunta Mariani come «l’ennesima strumentalizzazione fatta dal centrodestra sul tema sicurezza». Che in realtà si traduce in un’ingiustizia di cui fanno le spese i minori.