Crisi Rhodia, scende in campo la Provincia

13 ottobre 2008 | 07:03
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Crisi Rhodia, scende in campo la Provincia

Una corsa contro il tempo. Centosessantacinque giorni – da metà ottobre al 31 marzo – per salvare la Rhodia: 228 operai del comparto chimico e altri 60 lavoratori delle imprese dell’indotto

Una corsa contro il tempo. Centosessantacinque giorni – da metà ottobre al 31 marzo – per salvare la Rhodia: 228 operai del comparto chimico e altri 60 lavoratori delle imprese dell’indotto

Sul piatto ci sono anche ottant’anni di storia industriale e un sito produttivo che vanta livelli qualitativi e di redditività di assoluta eccellenza. Un’azienda gioiello – insomma – al cui capezzale stanno correndo comuni, provincia e regione. In prima linea ci sono in particolare Antonella Ferrario, sindaco di Ceriano Laghetto, Renzo Moretti, sindaco di Solaro, Paolo Vaghi, sindaco di Cesano Maderno e Antonio Romeo, sindaco di Limbiate. A parlare con i lavoratori è arrivato anche l’assessore provinciale all’istituzione della Provincia MB, Pietro Luigi Ponti:

«Entro il 28 novembre – ha spiegato Ponti a operai e impiegati con il fiato sospeso per il loro futuro – presenteremo a Rhodia un ‘contropiano’ messo a punto in collaborazione con i sindacati. Sarà questo l’impegno che il nostro territorio compirà per salvaguardare l’occupazione. Ma anche un banco di prova sull’utilità della Provincia e sulla sua capacità di raggiungere obiettivi condivisi».

Se Rhodia dunque ha scelto la chiusura, la Brianza invece punta sulla difesa ad oltranza dell’«eccellenza» della fabbrica di poliammide, riconosciuta fino a pochi mesi fa dalla stessa multinazionale francese che oggi ha deciso di chiudere per trasferire la produzione in Polonia.

Intanto, la tensione è altissima all’interno dello storico stabilimento di Ceriano Laghetto. Da venerdì scorso gli operai hanno bloccato il passaggio delle forniture «specialistiche» e impediscono ai tir di caricare i prodotti esclusivi che si producono solo in questa fabbrica. Una determinazione e un attaccamento all’azienda che sorpreso anche lo stesso management di Rhodia, tanto da avere inviato nello stabilimento Christian Leger, direttore europeo di Rhodia engineering plastics, che ha accettato anche un confronto diretto con i lavoratori.

Rhodia replica alla posizione dei lavoratori parlando di un piano che «punta a migliorare la competitività della attività poliammide in Europa e consentire a tali attività di adattarsi all’evoluzione del mercato del poliammide, in forte crescita in Europa orientale, in America latina e in Asia, e al rallentamento della crescita in Europa occidentale». Una posizione che però non convince i sindacati:

«Negli ultimi otto anni la produzione è cresciuta di quasi il 65 per cento – replica Vincenzo Sileci, della Rsu – pur a fronte di una riduzione della forza lavoro».