
“Se si osserva il periodo storico degli ultimi vent’anni – dalla caduta del muro di Berlino in poi – non è difficile avanzare la constatazione che la sociologia ha prestato relativamente poca attenzione alla dimensione del conflitto come categoria centrale per l’analisi dei processi sociali della seconda modernità.
“Se si osserva il periodo storico degli ultimi vent’anni – dalla caduta del muro di Berlino in poi – non è difficile avanzare la constatazione che la sociologia ha prestato relativamente poca attenzione alla dimensione del conflitto come categoria centrale per l’analisi dei processi sociali della seconda modernità. E ciò di fronte ad una evidente ripresa di tutto un repertorio di guerre, di scontri e di contese. E’ come se con la fine del secolo breve fossero venute meno le ragioni per guardare all’organizzazione sociale e alla forma di società attraverso la lente determinante delle dinamiche del conflitto”.
Venerdì 20 marzo alle 21 Giorgio Grossi, presenterà il suon nuovo volume I conflitti contemporanei. Contrasti, scontri e confronti nelle società del III millennio (Bruno Mondadori, Milano 2008). A dialogare con l’autore sarà Giovanni Garancini. L’incontro si tiene a Monza, nella sede della Casa della cultura, in Spalto Piodo, 18, a Monza.
“Grazie a questo libro, curato da Giorgio Grossi – si legge nella piega di copertina del volume – la sociologia (insieme ad altre scienze sociali) si riappropria di una categoria basilare per la lettura della società contemporanea e riconosce alle dinamiche conflittuali tutto il loro peso e la loro complessità in questo mondo globalizzato. Un libro illuminante e crudele, che coglie il mondo nella sua dimensione più controversa (e spesso disumana), quella appunto del conflitto”.
Giorgio Grossi insegna Sociologia dei processi culturali e comunicativi nella facoltà di Sociologia dell’Università di Milano-Bicocca.Tra i suoi attuali interessi di ricerca si segnalano: il rapporto tra opinione pubblica, comunicazione politica e elezioni; l’analisi della leadership politica e dei movimenti sociali in chiave comunicativa; l’interazione tra modelli e differenza di genere nel sistema dei media; la ricostruzione del nesso tra dinamiche del consumo e inclusione sociale. Tra i suoi libri ricordiamo: Ofelia e Parsifal. Modelli e differenze di genere nel mondo dei media, (con E. Ruspini), Cortina, Milano 2007; L’opinione pubblica. Teoria del campo demoscopico, Laterza, Bari 2004; Italia Italie. Immagine e identità del bel paese nell’attualità televisiva, Rai-Eri, Roma 1994.