La Provincia saprà sfruttare le eccellenze del territorio?

14 marzo 2009 | 15:54
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La Provincia  saprà sfruttare le eccellenze del territorio?

relatoriLa nuova Provincia di Monza e Brianza e il rapporto con l’innovazione nel settore della sanità, è stato questo il tema del workshop che si è svolto venerdì 13 marzo presso la sede della Provincia, ex Pastori Casanova di via Tommaso Grossi a Monza.

relatoriLa nuova Provincia di Monza e Brianza e il rapporto con l’innovazione nel settore della sanità, è stato questo il tema del workshop che si è svolto venerdì 13 marzo presso la sede della Provincia, ex Pastori Casanova di via Tommaso Grossi a Monza. Un incontro ben orchestrato da Maurizio Colombo, direttore del Giornale di Monza, a cui hanno partecipato con entusiasmo le maggiori aziende impegnate sul fronte diagnostico e farmaceutico, la Rottapharm, la Philips e la Roche. Se da un lato Lucio Rovati, vice presidente e direttore ricerche in Rottpharm, Sergio Tonfi, capo della comunicazione Philips, e Dario Francolino, responsabile della comunicazione in Roche, hanno ben illustrato i risultati, l’avanguardia raggiunta e l’impegno nella ricerca che tutti e tre questi grandi colossi industriali hanno e stanno realizzando, dall’altra parte è emerso il vuoto che ancora separa il pubblico dal privato, quella sinergia che avrebbe il risultato di permette a tutti di godere dei medesimi livelli di servizi.

“L’eccellenza a Monza un tempo era rappresentata dal settore tessile e manifatturiero, in città si producevano fino a 100 mila cappelli esportati in tutto il mondo – ha introdotto Bruno Casati, assessore al lavoro della Provincia di Milano – Ora, forse, uno dei settori che maggiormente rappresentano la qualità del lavoro brianzolo è dato dal settore della farmaceutico e dal nuovo settore delle biotecnologie”.

In Brianza , a pochi chilometri l’una dall’altra hanno sede infatti tre delle principali multinazionali, la Rottapharm, la Philips e la Roche, che hanno come obiettivo comune il miglioramento della qualità della vita delle persone. Fortissimo l’impegno nella ricerca e ben presente il legame con le realtà locali, siano essi gli ospedali, le fondazioni o l’università.

luigi-rovati-rottapharmRottapharm, fondata nel 1961 dal professor Luigi Rovati, è un gruppo farmaceutico a capitale italiano con un fatturato di 551 milioni di euro nel 2007, ha sede e centro di ricerca a Monza. “Abbiamo recentemente investito un milione di euro per realizzare un’importante collaborazione con l’università Bicocca – racconta per esemplificare Lucio Rovati – Abbiamo realizzato un laboratorio di biologia molecolare applicata presso la nostra sede di Monza: la nostra società conferma ancora una volta il forte impegno nella ricerca scientifica volta a trovare prodotti che possano aiutare sempre più le persone a elevare la loro qualità di vita”.

Philips, nota soprattutto per i prodotti elettronici, ha un dipartimento impegnato nel settore saltonfi-sergio-philipsute e benessere. Con sede principale in Olanda, con 128 mila dipendenti in più di 60 paesi nel mondo, Philips sta portando avanti, anche grazie al determinate contributo della sua sede Brianzola un programma che mette la persona e sui bisogni al centro. “Coerentemente con il nostro programma stiamo realizzando un progetto per migliorare gli aspetti degli ospedali, per esempio a Monza il tema della Sirenetta ha reso più gradevoli le pareti del reparto oncologico infantile – spiega Sergio Tonfi – Molti investimenti si stanno facendo per perfezionare sistemi di diagnosi non invasi o per riuscire a curare i pazienti facendoli restare anche a casa propria”.

dario-francolino-rocheRoche, nasce nel 1896 a Basilea e l’anno successivo è già in Italia, produce farmaci e nel Bel Paese è la prima azienda fornitrice nel settore ospedaliero e oncologico e realizza sistemi di diagnostica in vitro permettendo scelte corrette di prevenzione e di diagnosi precoce delle malattie. “Non solo ricerca, in Roche l’impegno per migliorare la qualità della vita è sostenuto anche da un programma per la salvaguardia dell’ambiente – racconta Dario Francolino – Piccoli gesti che possono fare tanto: per esempio sono stati istallati dei rilevatori che accedono le luci solo in presenza di qualcuno oppure in una dei prati della sede è stato creato un bosco in collaborazione con la scuola Agraria di Monza. Il risparmio a cui l’azienda arriva è di 134 mila KW alla anno con una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di 96 mila KG all’anno”.

“La nuova Provincia di Monza e Brianza è certamente un’opportunità – ha concluso criticamente Francolini – un’opportunità che le istituzioni dovranno saper sfruttare mettendo in rete le eccellenze di un territorio tanto ricco quanto trascurato: un esempio? La mobilità in Brianza è una tasto dolente sia sotto il profilo della quantità sia della qualità dei servizi offerti. Se la Provincia metterà mano a queste lacune sarà un’opportunità, altrimenti sarà l’ennesimo carrozzone che peserà sulle tasche dei contribuenti”.