
L’Aurora Assicurazioni ha chiuso al primo posto la fase preliminare che dà accesso alla finale scudetto. I campioni d’Italia in carica anche quest’anno non hanno perso il treno per il tricolore, confermandosi ancora la squadra da battere nella sfida decisiva che si svolgerà il 27 e 28 marzo a Giulianova.
L’Aurora Assicurazioni ha chiuso al primo posto la fase preliminare che dà accesso alla finale scudetto. I campioni d’Italia in carica anche quest’anno non hanno perso il treno per il tricolore, confermandosi ancora la squadra da battere nella sfida decisiva che si svolgerà il 27 e 28 marzo a Giulianova.
I brianzoli, già matematicamente qualificati alle final four, sono riusciti ad agguantare il primo posto del proprio girone davanti ai rivali di Montecchio, al termine di una gara faticosa contro Reggio Emilia terminata 31-24. Dopo la vittoria facile conquistata in terra romagnola nel match di andata (21-35), il quintetto di coach Giovanni Cantamessa ha buttato al vento la possibilità di un affermazione agevole, abbassando la concentrazione e affidando agli avversari la guida del gioco.
Dopo un primo quarto tranquillo, chiuso sul 9-3 per i padroni di casa, l’Aurora ha spento la luce per i successivi due periodi subendo due parziali incredibili di 4-10 nel secondo quarto e di 2-9 alla ripresa. Il riscatto si è fatto attendere solo dopo l’inizio dell’ultima frazione di gioco quando i brianzoli hanno bloccato Reggio Emilia sul 15-22 e hanno iniziato una cavalcata che li ha portati a piazzare un break di 12-0 in 5 minuti. Riconquistato il vantaggio, il quintetto tricolore è riuscito a ritrovarsi e a chiudere i conti, anche se con qualche problema da risolvere in vista del prossimo decisivo impegno.
“Si è ripresentato lo stesso problema dell’inizio di campionato – ha confermato coach Cantamessa – quando la squadra inspiegabilmente precipita nel buio e smette di fare anche le cose più semplici. In questa partita, per due quarti non siamo riusciti a essere aggressivi né a fare recuperi, abbiamo commesso troppi errori sotto canestro anche su tiri facili. Sembra che sotto pressione i ragazzi perdano fiducia e a catena si trasmettono questa insicurezza. Ora dobbiamo cambiare atteggiamento se vogliamo difendere il titolo nella final four per lo scudetto”.