Musica e poesia all’ospedale San Gerardo

27 marzo 2009 | 17:11
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Musica e poesia all’ospedale San Gerardo

zeroconfin-logoi“La musica delle parole” un progetto che Zeroconfini Onlus promuove per i bambini leucemici dell’ospedale San Gerardo di Monza, nella speranza che la poesia e la musica possano alleggerire la loro attesa verso la guarigione. Gli eventi si realizzeranno presso il Residence Maria Letizia Verga e saranno supportati dalla presenza di alcuni musicisti.

zeroconfin-logoi“La musica delle parole” un progetto che Zeroconfini Onlus promuove per i bambini leucemici dell’ospedale San Gerardo di Monza, nella speranza che la poesia e la musica possano alleggerire la loro attesa verso la guarigione. Gli eventi si realizzeranno presso il Residence Maria Letizia Verga e saranno supportati dalla presenza di alcuni musicisti.

L’iniziativa partirà sabato 28 marzo dalle 10,00 a mezzogiorno. L’incontro, dal titolo Il bosco: suoni, colori, emozioni sarà curato da Antonietta Carrabs e Ida Garzonio. Quest’ultima dal 1981 fa parte della Nuova Polifonica Ambrosiana ed curatrice di numerosi eventi culturali, nonchè attrice di teatro. 

L’incontro di sabato verrà introdotto da Giulia e Roberto Gambero, membri della fondazione Luigi Piseri di Brugherio, che eseguiranno il 1° movimento del Concertino in sol maggiore di  Kuchler.  

Successivamente Antonella Carrabs, scrittrice, legger Il bosco di nonno Parmenide sulle note di Wagner e della Sinfonia Pastorale di Beethoven. Poi sarà il turno di Ida Garzonio e delle sue letture, accompagnate dalle musiche per clarinetto e violino di Paolo Miccio.

Gli organizzatori, per tentare di spiegare il significato della loro iniziativa, che propone l’ascolto di poesie a bambini gravemente malati citano una storiella zen di Tazim Asnam: 

“Maestro a cosa serve la poesia?
Perch rispose il maestro.
A cosa serve la luna, o l’azzurro del cielo?”

Certamente queste poesie e questa musica non porranno fine alle loro sofferenze. Ma lo spirito della poesia non sta nell’utilità. Così come la bellezza della luna e del cielo azzurro non sembrano avere nessun utilità pratica, così la poesia offrirà loro quella sensazione di bellezza e spensieratezza capace di distrarli per qualche momento, alleviando il loro dolore.