
Seregno ricorda Pietro Lanzani, poliedrico artista seregnese scomparso 22 anni fa. L’assessorato alle Politiche Giovanili dedica una “personale” ai suoi lavori pittorici, che verrà inaugurata domenica 15 marzo alle ore 16,00 presso la galleria “Impronte del tempo”.
Seregno ricorda Pietro Lanzani, poliedrico artista seregnese scomparso 22 anni fa. L’assessorato alle Politiche Giovanili dedica una “personale” ai suoi lavori pittorici, che verrà inaugurata domenica 15 marzo alle ore 16,00 presso la galleria “Impronte del tempo”.
La mostra, curata da Pasqualino Colacitti, comprende più di una ventina di opere (oli su tela) in cui Pietro Lanzani ha “fotografato” la bellezza del paesaggio brianzolo e delle località marine più note della Costa Azzurra, dell’Umbria e della Puglia.
L’organizzatore sottolinea come nelle sue opere si noti l’influenza della pittura fauve di Henri Matisse e Raoul Dufy. La loro arte si basava sulla semplificazione delle forme, sull’abolizione della prospettiva, sull’uso di colori vivaci e innaturali e del chiaroscuro, sull’uso incisivo del colore puro, spesso spremuto direttamente dal tubetto sulla tela.
Ma Lanzani non fu solo pittore: scrisse diverse opere di teatro in cui dimostrò notevoli capacità di indagine psicologica, analizzando i comportamenti e le azioni di personaggi storici tragici come Stalin in “Un padre di nome Giuseppe” o contraddittori come Cagliostro, pseudonimo del conte Giuseppe Balsamo, controverso alchimista, esoterista e massone. Il suo talento gli consentiva di passare con facilità dalla tragedia alla commedia: in “Sotto la cedrina” ha dimostrato di possedere doti di raffinato umorista parafrasando la teoria dell’evoluzionismo di Charles Darwin.
Notevole anche il suo talento “imprenditoriale”. Eredita nel 1947, a soli sedici anni, il laboratorio di corsetteria del patrigno Ovidio Pizzo che occupa dodici operai. Pietro lo trasferisce a Seregno dove fonda il marchio Victoria, e costruisce una nuova sede in via Lambro, aumentando notevolmente le dimensioni ed il mercato dell’impresa che arriva con lui a contare circa trecento operai.
La mostra, organizzata in collaborazione con la Galleria “Impronte del tempo”, è visitabile fino a domenica 29 marzo nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 19; sabato e domenica dalle 15.30 alle 19.30.
Per informazioni è possibile contattare la Galleria “Impronte del tempo” telefonando al numero 0362.1908100 o inviando una mail a info@improntedeltempo.it.