Telecom Brianza, 60 posti a rischio

14 marzo 2009 | 14:42
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Telecom Brianza, 60 posti a rischio

telecomRischiano il posto i 60 lavoratori di Telecom Monza Brianza. Un dramma che la Provincia di Monza e Brianza vorrebbe evitare. E’ stata ricevuta  venerdì mattina dagli assessori provinciali Gigi Ponti  e Bruno Casati, nella sede provinciale di Piazza Diaz a Monza, la delegazione dei lavoratori Telecom Brianza. Operai e impiegati che hanno espresso preoccupazione e contrarietà  per il processo di riorganizzazione annunciato nei giorni scorsi da Telecom.

telecomRischiano il posto i 60 lavoratori di Telecom Monza Brianza. Un dramma che la Provincia di Monza e Brianza vorrebbe evitare. E’ stata ricevuta  venerdì mattina dagli assessori provinciali Gigi Ponti  e Bruno Casati, nella sede provinciale di Piazza Diaz a Monza, la delegazione dei lavoratori Telecom Brianza. Operai e impiegati che hanno espresso preoccupazione e contrarietà  per il processo di riorganizzazione annunciato nei giorni scorsi da Telecom. Il primo passo della destrutturazione aziendale annunciata partirebbe con la chiusura del Call Center – il 187 – presente a Monza: un presidio territoriale che  garantisce un servizio capillare, efficace ed efficiente per l’intero paese.

Il  187 di Monza è una delle 22 sedi, su un totale di 99 sedi attuali presenti  in tutte le province italiane, che rischia la chiusura, secondo quanto previsto da Telecom. La delegazione, oltre alla preoccupazione per la chiusura del call center ha portato all’attenzione degli assessori anche altre problematicità legate a possibili demansionamenti, altre riduzioni di posti di lavoro e riduzione degli investimenti nel campo delle tecnologie.

Si legge nella lettera aperta presentata agli assessori: “Oltre alla chiusura del 187, sono previste:  mobilità professionali nella Rete con concreti demansionamenti; probabile utilizzo della cassa integrazione, già a partire da questo mese per 500 addetti al servizio 1254; ulteriori tagli al personale che nel triennio 2009/2011 comporterà la perdita di oltre 10 mila posti di lavoro sui settori: Rete, Customer, Vendita, Staff; la vendita di importanti  Asset (come Sparakle, Germania, Olanda, Cuba) con la conseguente perdita di valore generale dell’azienda anche nel panorama internazionale; riduzione degli investimenti per 2 miliardi di euro che penalizzerebbero fortemente gli investimenti sulle tecnologie in futuro”.

“La Provincia si impegna a supportare le legittime richieste dei lavoratori accompagnandoli in percorso concreto che vede come primo passo necessario la convocazione di un Tavolo di lavoro in cui riunire Telecom e le organizzazioni sindacali del territorio. – dichiara Gigi Ponti, assessore all’attuazione della Provincia di Monza e Brianza. “L’iniziativa di Telecom è fortemente penalizzante per la nuova Provincia MB:  in un momento in  cui è fondamentale disporre di servizi efficienti di rete, questa decisione penalizzerebbe il territorio e ci lascerebbe più poveri”.