Tre sentenze… in pillole

18 marzo 2009 | 15:04
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Tre sentenze… in pillole

pilloleIl lavoratore a tempo determinato licenziato senza giusta causa deve essere risarcito (Cassazione, Sezione Lavoro, n. 3276 del 10 febbraio 2009)

pilloleIl lavoratore a tempo determinato licenziato senza giusta causa deve essere risarcito (Cassazione, Sezione Lavoro, n. 3276 del 10 febbraio 2009)

Il licenziamento del lavoratore a termine, prima della scadenza del contratto, può avvenire legittimamente soltanto ove sussistano una giusta causa o un giustificato motivo soggettivo. In tutti gli altri casi, il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno.

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Legittimo il licenziamento per giusta causa del lavoratore sorpreso a fare una pennichella sul posto di lavoro (Cassazione, Sezione Lavoro, n. 20326 del 2008)

Il lavoratore che si addormenta durante l’orario di lavoro può essere licenziato per giusta causa. La Suprema Corte di Cassazione ha ritenuto che è particolarmente grave la condotta del lavoratore che si trova in stato di “profondo assopimento”.

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Visite fiscali cosiddette ‘a pioggia’: non è mobbing (Cassazione, Sezione Lavoro, n. 21028 del 2008)

Non costituisce mobbing il semplice fatto di sottoporre il lavoratore a continue visite fiscali. Perché vi sia mobbing è necessario che il lavoratore fornisca la prova del “disegno persecutorio” posto in essere anche attraverso le continue visite fiscali.