E’ morto Mario Besana. Fondò la Bburago, la “fabbrica dei sogni”

Da Burago Molgora al mondo. E’ morto nei giorni scorsi a 84 anni il Cavalier Mario Besana. Proprio il fondatore della mitica Bburago: il marchio della “doppia B” che per generazioni di bambini è stato quello della “fabbrica dei sogni”.
Da Burago Molgora al mondo. E’ morto nei giorni scorsi a 84 anni il Cavalier Mario Besana. Proprio il fondatore della mitica Bburago: il marchio della “doppia B” che per generazioni di bambini è stato quello della “fabbrica dei sogni”.
“Il mio obiettivo è far sognare i bambini dai 3 ai 90 anni”, amava raccontare Mario Besana. E ci è riuscito: le sue automobiline, veri e propri capolavori in miniatura, entusiasmavano i bambini – ma anche gli adulti – per la cura dei dettagli e per la perfezione della costruzione. Ancora oggi sono centinaia di migliaia gli ex bambini che ancora conservano dietro una vetrina le bellissime riproduzioni Bburago acquistate magari trent’anni fa e ancora oggi lucidissime e perfette.
La Lancia Aurelia B20, la Bugatti Type 59, la Jaguar XK, la Ferrari Testarossa, la Mercedes Slk: sono decine i modellini Bburago entrati nella leggenda e amati dai collezionisti di tutto il mondo. Per almeno trent’anni la Bburago è stato uno dei brand d’eccellenza ambasciatori della Brianza nel mondo. Fino a tre anni fa, quando la storica azienda è stata protagonista di un clamoroso fallimento ed è caduta in mano cinese.
Pochi anni prima Mario Besana aveva lasciato l’azienda di famiglia al figlio Marco. Ma in poco tempo la BBurago è precipitata al collasso finanziario. Una brutta vicenda, con risvolti anche giudiziari, che ha reso amari gli ultimi anni della vita di questo capitano d’industria d’altri tempi al quale non fu risparmiato il dolore di guardare da fuori i capannoni vuoti dell’azienda che aveva creato con le sue mani, facendone un gioiello ammirato in tutto il mondo.
Mario Besana era nato a Barzanò, nel 1925. Nel 1937, ad appena 12 anni, iniziò a lavorare come garzone in una libreria a Milano. Era solo un ragazzino, ma pensava già in grande. All’età di 24 anni divenne responsabile tecnico in un’industria di giocattoli milanese. Dopo qualche anno fondò la Metetoys, la sua prima industria di giocattoli. Il successo di questa azienda, che produceva auto modellini in scala con criteri altamente tecnologici e innovativi, attirò l’attenzione della multinazionale francese Mattel, alla quale la Metetoys fu ceduta nel 1969.
Subito dopo Mario Besana fondò la Bburago. La società ben presto divenne un’azienda leader sui mercati esteri, collocandosi ai primi posti nella graduatoria mondiale del settore. Nel 1994 il gruppo acquistò la Polystil, sua principale concorrente. Ma rimase fino all’ultimo un’impresa gestita con il modello del capitalismo vecchio stampo: conduzione familiare e zero sindacati e un carismatico uomo solo al comando: lui, naturalmente.
Ora a Burago Molgora c’è chi pensa di dare vita a un museo dedicato a questa straordinaria epopea industriale. Intanto però la Bburago non c’è più e con la morte di Mario Besana si chiude definitivamente un’epoca.