Crisi: La Brianza per prima corre fuori dal tunnel

19 giugno 2009 | 08:02
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Crisi: La Brianza per prima corre fuori dal tunnel

In Lombardia, per la prima volta da quando la più grave crisi economica mondiale dopo quella del 1929 si è materializzata, è rallentato l’aumento dei prezzi. Quest’anno la corsa all’insù si è fermata a un modesto più 2,5 per cento.

In Lombardia, per la prima volta da quando la più grave crisi economica mondiale dopo quella del 1929 si è materializzata, è rallentato l’aumento dei prezzi. Quest’anno la corsa all’insù si è fermata a un modesto più 2,5 per cento.

Ma se nella nostra regione si vedono i primi segni di luce dopo un lungo periodo di buio, è la Brianza – in pole position rispetto a tutte le altre province d’Italia – a essere più vicina all’uscita dal tunnel. Nella Provincia di Monza infatti i prezzi sono aumentati solo dell’1 per cento.

Un dato che ha un avuto immediato beneficio sulle tasche delle famiglie. Se famiglie lombarde hanno tenuto in tasca 10 euro in più, quelle brianzole si sono ritrovate circa 35 euro in più nel portafoglio. Non poco, in tempo di recessione.

A Monza, prima e di più che in ogni altra parte d’Italia, il prezzo degli alimentari si è stabilizzato. In alcuni casi si sono verificati addirittura diminuzioni notevoli rispetto allo scorso anno. La discesa è stata particolarmente vistosa nel latte (meno 2,9) e derivati: mozzarella (meno 10,5), yogurt (meno 3,8), ma anche acqua (meno 2,2), carne bovina (meno 3,4) e olio extravergine di oliva (meno 2,9). Ribassi che per le famiglie hanno un significato molto concreto: un carrello della spesa più ricco a parità di spesa.

“Sono dati che ci confortano – ha commentato il direttore della Camera di Commercio di Monza e Brianza, Renato Mattioni -. L’anno scorso i prezzi al consumo avevano registrato un aumento molto più pronunciato. Anche questo è un segno che stiamo lentamente uscendo dalla crisi e che la Brianza procede con passo più rapido che il resto del paese”.

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La crisi economica? E’ stata benefica per i prezzi

“La crisi economica? Non tutto il male è venuto per nuocere”. La presa di posizione – apparentemente paradossale – è di Giuseppe Meregalli, presidente dell’Unione commercianti di Monza e Brianza. “L’avvento dell’euro – ha spiegato Meregalli – aveva portato con sé un forte aumento dei prezzi, al punto che sia gli operatori economici sia le famiglie si sono trovati in forti difficoltà. Ora invece la crisi economica – anche a causa del crollo della domanda – ha avuto come benefico effetto una drastica riduzione dei prezzi, tornati in più di un caso quasi ai livelli ante euro”. A crollare sono stati soprattutto i prezzi dei beni durevoli: auto, Tv, prodotti elettronici, case e computer.

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Un appello per gli “imprenditori proletari”

Un appello a favore degli “imprenditori proletari”. Lo ha lanciato il direttore della Camera di Commercio di Monza e Brianza, Renato Mattioni. Una lancia spezzata a favore dei piccoli imprenditori. “Quel popolo della partite iva – ha spiegato Mattioni – che la crisi economica ha messo in forte difficoltà. Oggi ci sono artigiani e piccoli imprenditori che sono ridotti a un’economia di pura sussistenza. L’appello è che dopo la crisi non sopravvivano solo le grandi multinazionali e le aziende più forti. Ma che ci sia ancora spazio per quel “ceto medio imprenditoriale” che è la forza e la spina dorsale della Brianza”.

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La crisi economica? E’ stata benefica per i prezzi