Desio, rapina in villa: legano la moglie e si fanno aprire la cassaforte dal marito

21 agosto 2009 | 07:00
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Desio, rapina in villa: legano la moglie e si fanno aprire la cassaforte dal marito

CarabinieriSono stati attirati dall’unica luce accesa nella notte. E sono entrati. Dentro, c’era una coppia di 65 anni che proprio in quel momento stava andando a dormire. Con il volto nascosto da due passamontagna neri e con un cattivo italiano, due rapinatori li  hanno minacciati, urlando: “Aprite la cassaforte, oppure vi uccidiamo”. Poiché marito e moglie, impietriti dalla paura, non riuscivano a dire una parola, i banditi non ci hanno pensato due volte: hanno aggredito la donna e l’hanno imbavagliata, legandole mani e piedi con del nastro isolante.

CarabinieriSono stati attirati dall’unica luce accesa nella notte. E sono entrati. Dentro, c’era una coppia di 65 anni che proprio in quel momento stava andando a dormire. Con il volto nascosto da due passamontagna neri e con un cattivo italiano, due rapinatori li  hanno minacciati, urlando: “Aprite la cassaforte, oppure vi uccidiamo”. Poiché marito e moglie, impietriti dalla paura, non riuscivano a dire una parola, i banditi non ci hanno pensato due volte: hanno aggredito la donna e l’hanno imbavagliata, legandole mani e piedi con del nastro isolante.

Solo in quel momento il marito li ha implorati: “Vi prego, non fate del male a mia moglie. Vi guido io alla cassaforte e vi consegno tutto quello che abbiamo, ma non fatele del male”. L’uomo ha aperto il forziere, e i due malviventi hanno arraffato tutto quello che c’era dentro: 5mila euro in contanti e altri mille di gioielli. Dopo aver preso il bottino, hanno immobilizzato anche il marito e se ne sono andati saltando dalla finestra, scomparendo nelle tenebre.

La rapina in villa è avvenuta l’altra notte verso le due in una abitazione di due piani in via Michelini 44, nel quartiere San Giorgio di Desio. I rapinatori hanno scelto con cura l’obiettivo, prendendo di mira  l’unica villetta ancora abitata in questi giorni di mezza estate. Hanno approfittato di una finestra rimasta aperta per non “soccombere” all’afa di queste notti. E sono entrati.

Nel cuore della notte, Pietro Libretti, 65 anni, imprenditore, e sua moglie Patrizia, 63, casalinga, stavano per andare a letto. All’improvviso si sono trovati di fronte due uomini col volto coperto da un passamontagna e dall’aria minacciosa. Le mani sulle bocche dei proprietari, i banditi hanno urlato con un forte accento slavo: “Consegnateci tutto quello che avete nella cassaforte, altrimenti vi uccidiamo”. Poi hanno trascinato marito e moglie al piano inferiore. E hanno imbavagliato la donna, tappandole la bocca con del nastro isolante e legandole mani e piedi. 

Sotto gli occhi del marito, che di fronte alla moglie in lacrime, e dopo aver preso un paio di schiaffoni, è crollato: “Vi prego – ha implorato i rapinatori con il terrore dipinto negli occhi -. Venite con me, vi guiderò io alla cassaforte  e vi consegnerò tutto quello che abbiamo, ma vi supplico, non fate del male a mia moglie”. Le grida disperate del marito hanno convinto i rapinatori. Uno dei due complici ha tenuto in ostaggio la moglie, il secondo invece ha seguito l’uomo al piano superiore, in camera da letto.

Dietro un quadro, c’era la cassaforte. Il proprietario l’ha aperta, e i banditi hanno gettato con avidità in una borsa tutto quello che c’era dentro: oltre 5 mila euro in contanti e gioielli per un valore di altri mille euro. Scesi di nuovo in salone, i due hanno imbavagliato e immobilizzato con il nastro isolante anche il 65enne per garantirsi una fuga agevole. Solo dopo alcune ore, la donna è riuscita a liberarsi dello scotch che le bloccava mani e piedi e ha dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Desio guidati dal tenente Giuseppe Mercatali.

In stato di choc, i due pensionati hanno raccontato che cosa era successo, riuscendo a fornire una dettagliata descrizione della coppia di rapinatori. Subito sono scattate le ricerche ma finora dei rapinatori non c’è traccia. Non è la prima volta che una rapina in villa turba la quiete della tranquilla Brianza. Solo due mesi fa, a Seregno, tre uomini, italiani, col volto coperto, si erano infilati in una villa isolata. Quella volta, però, erano stati catturati dai carabinieri, chiamati di nascosto da una delle vittime prima di essere sequestrata dai rapinatori.