Volano a Vibo Valentia per acquistare una falsa laurea e tornano a Cesano con un avviso di garanzia

7 novembre 2009 | 07:00
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Volano a Vibo Valentia per acquistare una falsa laurea e tornano a Cesano con un avviso di garanzia

carabinieri-auroNon bastava guadagnare bene ed essere due affermati professionisti. Loro, insieme al biglietto da visita, volevano esibire anche il titolo di dottore. Per ottenere l’ambito titolo due assicuratori – il primo residente a Cesano Maderno, il secondo a Paderno Dugnano – non hanno esitato ad andare fino a San Costantino Calabro, un piccolo comune vicino a Vibo Valentia. Dove – avevano saputo da amici – c’era una «università» dalla quale una laurea era possibile acquistarla. In fretta e senza faticare troppo sulle «sudate carte».

carabinieri-auroNon bastava guadagnare bene ed essere due affermati professionisti. Loro, insieme al biglietto da visita, volevano esibire anche il titolo di dottore. Per ottenere l’ambito titolo due assicuratori – il primo residente a Cesano Maderno, il secondo a Paderno Dugnano – non hanno esitato ad andare fino a San Costantino Calabro, un piccolo comune vicino a Vibo Valentia. Dove – avevano saputo da amici – c’era una «università» dalla quale una laurea era possibile acquistarla. In fretta e senza faticare troppo sulle «sudate carte».

Uno sfizio costato caro: i due professionisti si sono beccati un avviso di garanzia per truffa, esercizio abusivo di una professione e falsità materiale ed ideologica. Stesso capo d’imputazione per il falso rettore, Francesco D’Andrea: un insospettabile professionista 50enne residente a San Costantino Calabro.

L’inchiesta condotta dai carabinieri di Vibo Valentia sulle lauree false ha coinvolto altri cinque falsi laureati residenti ad Arese (Milano), Luisago (Como), Arcene (Bergamo), San Bonifacio (Verona) e Grottaferrata (Roma). I due professionisti di Cesano Maderno e Paderno Dugnano sono accusati insieme agli altri cinque professionisti, odontotecnici e imprenditori di avere acquistato lauree false in odontoiatria, economia e giurisprudenza, e anche un diploma di scuola superiore.

Pur di ottenere l’ambito «pezzo di carta», i falsi dottori non avevano esitato a pagare migliaia di euro. L’«università» in realtà era un appartamento, che era stato trasformato in una tipografia che distribuiva false lauree su ordinazione in tutta Italia. Prima di scoprire tutto, i carabinieri hanno passato al setaccio migliaia di documenti e di file trovati per caso alcuni giorni fa nel corso di una perquisizione.

Nel falso ateneo, i militari hanno sequestrato lauree dell’università di Messina in odontoiatria, economia e giurisprudenza, e un diploma di scuola superiore dell’Itc di Vibo Valentia. Tutti abilmente contraffatti e praticamente indistinguibili dagli originali. Anche le firme apposte sui certificati erano identiche a quelle originali, come anche i timbri di autenticazione, perfettamente riprodotti.

A far scoprire tutto sono stati alcuni diplomi di laurea con la firma di docenti già deceduti all’epoca della seduta di laurea mai avvenuta. Tra il materiale sequestrato ci sono anche gli attestati con punteggi acquisiti nel corso degli esami mai sostenuti all’università di Messina e perfino una laurea honoris causa rilasciata negli Stati Uniti.