Desio, vince la Busasca ma in una piazza sguarnita si “sbadiglia”

13 giugno 2010 | 23:01
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Desio, vince la Busasca ma in una piazza sguarnita si “sbadiglia”

palio-zoccoli-desio-busascaObiettivo rinnovamento. Il Palio degli Zoccoli ha chiuso ieri sera la sua 22esima replica, con la vittoria – netta e da record – della contrada Busasca. Non un granchè, a dir la verità, l’evento nel complesso. Già, perché se gli organizzatori continuano a “pomparlo” come il secondo Palio più importante e prestigioso della Lombardia, dopo quello di Legnano, anno dopo anno va scemando l’interesse del pubblico: 5mila, a occhio, le presenze registrate ieri, ma c’è anche chi (fonte molto attendibile) ne ha stimate meno.

palio-zoccoli-desio-busascaObiettivo rinnovamento. Il Palio degli Zoccoli ha chiuso ieri sera la sua 22esima replica, con la vittoria – netta e da record – della contrada Busasca. Non un granchè, a dir la verità, l’evento nel complesso. Già, perché se gli organizzatori continuano a “pomparlo” come il secondo Palio più importante e prestigioso della Lombardia, dopo quello di Legnano, anno dopo anno va scemando l’interesse del pubblico: 5mila, a occhio, le presenze registrate ieri, ma c’è anche chi (fonte molto attendibile) ne ha stimate meno.

Un quarto circa rispetto alle più rosee edizioni di qualche anno fa, “quando la gente in piazza non ci stava”, ricorda chi collabora da tempo all’organizzazione. “Bisogna inventarsi qualcosa di nuovo – sottolinea un anziano desiano assiepato alle transenne – anch’io partecipai al corteo storico anni fa, ma poi mi sono stancato: è sempre la stessa minestra, la gara in sé è noiosetta e alla fine tutti a casa, senza nemmeno una mangiata in compagnia”. “Troppo lungo tutto il cerimoniale, partono o no?”, il coro di altri spettatori.

Non sono mancati anche problemi, come quello degli sbandieratori di Villastellone, in provincia di Torino, che in un autogrill durante il tragitto si sono visti rubare tutte le bandiere e sono stati costretti a farne arrivare, di fretta, delle altre. Bravi loro, comunque, come i tamburini, le chiarine e tutti coloro che hanno animato il corteo storico in memoria della Battaglia di Desio del 1277 fra Visconti e Torrioni. Un lungo serpentone partito alle 18, preambolo alla gara, partita alle 20: dietro la Busasca dei fratelli Folco e Glauco Pizzetto (2 minuti e 35 il tempo per i due giri attorno alla basilica, record della “pista”), si sono classificate San Pietro al Dosso e i Prati.

Appuntamento adesso al prossimo anno, quando il Comitato organizzatore dovrà fare uno sforzo per inventare qualcosa di nuovo (perché non fare coppie miste uomo e donna, ad esempio?) per rivitalizzare un evento che va assopendosi.

Foto: tratte dal sito www.paliodeglizoccoli.org