Desio, torture ai piccioni denunciate dall’Enpa: spunta un indizio

L’Enpa di Monza e Brianza, qualche settimana fa, era stata chiara: <Occhio – aveva avvisato, in sostanza, attraverso appositi volantini informativi – rischiate di finire dietro le sbarre, o di pagare multe dai 3 ai 15 mila euro>. Ma a quanto pare gli sconosciuti che si divertono a torturare o uccidere piccioni, in un parchetto del centro di Desio, fra la posta e il tribunale, non si intimoriscono. E vanno avanti per la loro, crudele, strada.
L’Enpa di Monza e Brianza, qualche settimana fa, era stata chiara: <Occhio – aveva avvisato, in sostanza, attraverso appositi volantini informativi – rischiate di finire dietro le sbarre, o di pagare multe dai 3 ai 15 mila euro>. Ma a quanto pare gli sconosciuti che si divertono a torturare o uccidere piccioni, in un parchetto del centro di Desio, fra la posta e il tribunale, non si intimoriscono. E vanno avanti per la loro, crudele, strada.
Questo lascerebbe pensare il ritrovamento di un barista che ha il locale proprio nei pressi del parchetto: <L’ho trovato proprio lì davanti – racconta Andrea, mostrando una sorta di punteruolo d’acciaio lungo alcuni centimetri -, dove si sono verificati gli episodi, credo che possano essere sparati con delle cerbottane o qualcosa di simile>. Il che significherebbe un vero e proprio tiro al piccione, fatto da qualcuno che magari abita in uno dei palazzi che attorniano il piccolo polmone verde.
L’Enpa di Monza e Brianza aveva chiesto, attraverso i volantini, di collaborare: <Informiamo che nella zona residenziale in oggetto – recitava il volantino – si sono verificati episodi di maltrattamento di piccioni, messi in atto tramite sevizie cruente. Denunciamo la gravità degli atti compiuti al fine di lesionare gli animali, sottolineando la rilevanza penale delle conseguenze ad essi riconducibili>.
Il mistero continua. Le sofferenze dei volatili, purtroppo, pure.