Bufera Aci, aperta indagine dalla procura. Presidente Valli: «Non so nulla»

Tessere regalate, acquistate in blocco dai candidati per un posto nel Cda Aci Milano e votazioni fatte per delega o addirittura multiple, sono i sospetti che aleggiano intorno alle ultime elezioni dello scorso luglio, avanzati da una lista esclusa dalle votazioni, e che ha portato la Procura Monzese ad aprire un fascicolo per truffa, nel quale già tre persone sono state iscritte nel registro degli indagati.
Tessere regalate, acquistate in blocco dai candidati per un posto nel Cda Aci Milano e votazioni fatte per delega o addirittura multiple, sono i sospetti che aleggiano intorno alle ultime elezioni dello scorso luglio, avanzati da una lista esclusa dalle votazioni, e che ha portato la Procura Monzese ad aprire un fascicolo per truffa, nel quale già tre persone sono state iscritte nel registro degli indagati.
Il rinnovo del Consiglio Direttivo di Aci Milano, è avvenuto in un momento storico a dir poco “caldo” per l’automobilismo milanese, brianzolo e lombardo, in genere, quello del pericolo “scippo” da parte di Roma. Il desiderio di Monza e Brianza, mai celato, era proprio quello di veder assicurato la gara di formula uno senza dover temere un circuito concorrente nella capitale. Le aspettative dei più, non sono state affatto deluse, ma secondo la “Lista per la Trasparenza”, esclusa dalle elezioni e che per questa ragione ha già presentato ricorso al Tar ed un esposto alla magistratura, quella vittoria non sarebbe stata raggiunta secondo le regole. Secondo quanto sostenuto dagli esclusi, vi sarebbero state centinaia di tessere acquistate o regalate all’ultimo momento, cittadini dotati di doppia tessera e quindi con doppio diritto a votare, ai quali, in cambio dell’ingresso in Aci, sarebbe stato suggerito chi votare. Il neo Presidente però, dice di non sapere nulla «Non so niente – dichiara Carlo Valli – non so proprio che dire».
Nessun commento nemmeno per quanto riguarda le illazioni sulla presenza in consiglio di amministrazione anche del compagno del Ministro Brambilla, responsabile della vigilanza sull’ente, e del figlio di Ignazio La Russa. Eppure c’è chi giura di aver visto un membro di una società che gravita in ambito Gran Premio, acquistare in Brianza un intero pacchetto di voti «Non sono a conoscenza di questi fatti – ripete Valli – quindi non so cosa rispondere». La “Lista per la Trasparenza”, esclusa dalle elezioni perché costituita da membri non possessori della tessera ordinaria, decisione presa dal candidato ed ex Commissario Aci pre-elezioni Massimiliano Ermolli, che ha deliberato la questione in Assemblea, e che due settimane fa ha rassegnato le dimissioni dal suo posto di neo consigliere.
La Procura di Monza quindi, mantenendo il più stretto riserbo sui nomi degli indagati, è già al lavoro per ricostruire tutto l’iter elettorale e sincerarsi dei presunti illeciti.