Intervista a Oronzo Raho, presidente di Brianzacque. Tra qualità e progetti futuri

27 ottobre 2010 | 06:22
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Intervista a Oronzo Raho, presidente di Brianzacque. Tra qualità e progetti futuri

Raho-OronzoLui, Brianzacque l’ha vista nascere nel 2004 e oggi, si trova alla plancia di comando. Oronzo Raho, 59 anni, docente a contratto di Diritto dei Servizi Pubblici a Pavia, direttore generale di Idra Patrimonio, componente del Cda di Fondazione Lombardia per l’Ambiente e componente della segreteria del Sottosegretario Regionale, Francesco Magnano. Da luglio, è presidente di Brianzacque, di cui, è stato prima direttore per alcuni mesi nel 2007 e poi componente del Consiglio d’Amministrazione.

Raho-OronzoLui, Brianzacque l’ha vista nascere nel 2004 e oggi, si trova alla plancia di comando. Oronzo Raho, 59 anni, docente a contratto di Diritto dei Servizi Pubblici a Pavia, direttore generale di Idra Patrimonio, componente del Cda di Fondazione Lombardia per l’Ambiente e componente della segreteria del Sottosegretario Regionale, Francesco Magnano. Da luglio, è presidente di Brianzacque, di cui, è stato prima direttore per alcuni mesi nel 2007 e poi componente del Consiglio d’Amministrazione.

Brianzacque, ricordiamo è la monoutility, erogatrice del servizio idrico integrato in 98 Comuni della Provincia di Monza e Brianza e del Nord Est Milanese, società a totale capitale pubblico con 194 dipendenti ed un fatturato di 95 milioni di euro.(www.brianzacque.it)

«Non sono un politico, ma mi ritengo un operativo – ci tiene a chiarire da subito Raho – La veste politica non è quella che deve indossare ora questa società, costituita da ex municipalizzate. Ora, è il momento di raggiungere certi obiettivi in sospeso. Primo fra tutti: avviare il confronto con le aziende che ancora non hanno conferito i rispettivi rami idrici e che potenzialmente, potranno implementare di 26 unità il numero complessivo di acquedotti compresi nella nostra gestione».

Mentre parla di Brianzacque una struttura che conosce bene, gli si illuminano gi occhi. E’ il suo settore da una vita, sa dell’importanza delle acque in Brianza: «Qui, la qualità dell’ acqua è buona, è nota questa cosa, come si sa che nella zona Nord Ovest della provincia c’è carenza di disponibilità a livello di falda. Nuovi pozzi non risolverebbero il problema, bisognerebbe scavare troppo a fondo e allora non ci sarebbero più i requisiti adatti alla potabilità».

E se volgiamo uno sguardo ai recenti fatti di cronaca, i fiumi targati MB sono sempre più oggetto di cronaca purtroppo, non sempre al positivo. «Per quanto riguarda le questioni legate ai fiumi della Brianza, il Lambro e il Seveso in particolare, sono certo che solo un “progetto speciale” cofinanziato da Regione Lombardia le potrà risolvere. Non servono interventi spot, fatti per lo più quando ormai il disastro è avvenuto, ma un vero e proprio programma d’interventi discusso e concordato tra più soggetti».

L’impegno di Brianzacque sul fronte del ciclo completo del servizio idrico integrato a 360 gradi, comprende quindi le fognature. In che stato sono? «Quello dei sottoservizi è un problema serio – afferma Raho – Molte amministrazioni hanno spesso tralasciato di fare investimenti seri in questo settore, con la conseguenza che oggi, ne stanno pagando le conseguenze. Come Brianzacque, stiamo eseguendo una serie di videoispezioni per verificare le effettive condizioni delle tubature, ma è un lavoro che richiede molto tempo e un cospicuo impegno finanziario da parte delle nostre patrimoniali nei casi in cui è necessario il rifacimento. Nel frattempo, il livello di urbanizzazione cresce, crescono gli scarichi e le tubature si ritrovano sovraccariche non solo di liquami ma anche di piogge mai assorbite dai terreni».

Come vede il futuro dell’”acqua”?

«Ci deve essere un utilizzo più consapevole e responsabile da parte degli utenti. Paradossalmente, se l’acqua avesse un costo maggiore, forse la gente ne sprecherebbe di meno. Ci sono moltissimo modi per attuare il risparmio casalingo: installando un temporizzatore, riutilizzando l’acqua usata per il lavaggio delle verdure per innaffiare le piante. O ancora, ad esempio, evitando di tirare lo sciacquone del water solo perché, magari, si è gettato via un fazzoletto di carta: un gesto che comporta il dispendio di ben 10-20 litri di H2O per volta. Sul nostro sito istituzionale c’è un video che insegna molto bene quali sono i trucchi, i piccoli, grandi gesti quotidiani per la riduzione dei consumi. Brianzacque, da sempre, è impegnata a sensibilizzare e promuovere una cultura legata al valore dell’acqua come bene indispensabile per la vita, qui e altrove”.