‘Ndrangheta, nuovi arresti in Brianza. Le 7 azioni del Pd per contrastare la mala

Nuovi sviluppi nell’indagine antindrangheta in Brianza. Sono 13 le ordinanze di custodia cautelare che i carabinieri di Monza hanno effettuato in carcere: dieci riguardano affiliati già dietro le sbarre. Sono accusati a vario titolo di usura, estorsione, turbativa d’asta illecita detenzione di armi da fuoco, danneggiamento e ricettazione.

.Nonostante la vasta operazione di luglio, gli affiliati ‘ndrini rimasti in libertà proseguivano la loro attività con minacce a imprenditori e commercianti della Brianza, a cui estorcevano denaro.

E anche alla luce di questi fatti, giovedì 28 ottobre, a Milano, alle ore 10, si terrà un tavolo per la sicurezza della Brianza. Dal prefetto in pectore, ai capigruppo politici, passando per le forze dell’ordine e esponenti della provincia: saranno molte le menti impegnate a risolvere i problemi di sicurezza nel nostro territorio.

In questo senso, il gruppo consiliare del Partito Democratico della provincia sembra avere già le idee chiare e ha redatto sette punti, chiamate «buone azioni», contro la criminalità organizzata.

«È ora di fare il salto di qualità – commenta Gigi Ponti, capogruppo Pd – nella lotta alla malavita».

E allora: Uniti si vince, Usciamo dal silenzio, I conti tornano, Il network della legalità, I cento passi, E adesso ‘Ammazzateci tutti’ e Il tempo che vorrei, sono le sette proposte democratiche per «sottoporre all’attenzione del Consiglio provinciale, della giunta e delle forze politiche possibili azioni concrete per la prevenzione e il contrasto di crimini».

{xtypo_rounded2} La polemica. Pdl, le proposte contro la ‘ndrangheta: “Presentate in modo scorretto”

“Le sette proposte del Pd contro la ‘ndrangheta? Sembrano interessanti, ma non sono state presentate in maniera corretta”. Il giudizio è quello della capogruppo in Consiglio provinciale del Pdl, Eleonora Frigerio.

“Le sette proposte del Pd contro la ‘ndrangheta? Sembrano interessanti, ma non sono state presentate in maniera corretta”. Il giudizio è quello della capogruppo in Consiglio provinciale del Pdl, Eleonora Frigerio.

“Se dico sembrano – spiega la capogruppo – non lo faccio a caso, ma perché fino ad ora ne ho solamente sentito parlare per interposta persona. Non è una situazione normale che proposte che interessano tutta la cittadinanza vengano mostrate prima ai giornalisti, per farsi pubblicità. Se la politica è un servizio ai cittadini, è chiaro che certe proposte debbano prima passare da chi i cittadini li rappresenta che non dai giornali”{/xtypo_rounded2}