La metropolitana di Taipei? La realizzerà la Mont-Ele di Giussano

È il progetto della maturità. Lo si potrebbe definire così. Dopo un anno di negoziati, dopo ingenti investimenti nella progettualità, la Mont-Ele, azienda di Giusssano nata nel 1972, si è aggiudicata i lavori per la realizzazione della metropolitana di Taipei. Ieri la firma del contratto tra Enrico Maggioni, titolare brianzolo, e Simon Chang, presidente della Mitac in rappresentanza della capitale Taiwan.
È il progetto della maturità. Lo si potrebbe definire così. Dopo un anno di negoziati, dopo ingenti investimenti nella progettualità, la Mont-Ele, azienda di Giusssano nata nel 1972, si è aggiudicata i lavori per la realizzazione della metropolitana di Taipei. Ieri la firma del contratto tra Enrico Maggioni, titolare brianzolo, e Simon Chang, presidente della Mitac in rappresentanza della capitale Taiwan.
Sarà proprio un’azienda targata MB a portare l’attesa metropolitana nella capitale orientale di Taipei, che conta oggi quasi 3 milioni di abitanti. La Mont-Ele è un’azienda specializzata in quadri elettrici speciali, apparecchiature e sistemi di potenza per la trazione ferroviaria in corrente continua. L’alta progettualità ha permesso all’azienda italiana di sbaragliare la concorrenza delle grandi multinazionali americane. Ieri la sigla del contratto avvenuta presso la sede di Anie a Milano alla presenza anche di Monica Rizzi, assessore della regione Lombardia.
Il progetto è costituito da tre fasi: nella prima, quella per la quale la Mont-Ele si è aggiudicata l’appalto, prevede la realizzazione di 14 stazioni e un deposito per ben 15,5 chilometri di linea. Alla fine della terza fase, l’opera coprirà ben 52 chilometri con 46 stazioni e 3 depositi.
«Una sfida importante che è giunta dopo anni di lavori e di ricerche che ci hanno portato ad avere un prodotto di altissimo livello ma che ha delle caratteristiche ineguagliabili, quali la massima sicurezza, l’agevole installazione, la compattezza e la facilità di manutenzione con la possibilità di diagnosi centralizzate – ha spiegato Maggioni – Per noi è il primo grande lavoro all’estero come capi cordata, una cordata formata da aziende italiane eccellenti che ci accompagneranno fino alla fine dei lavori».