Mobilità sostenibile? A Monza c’è la soluzione. Intervista a Guido Locati

12 novembre 2010 | 08:32
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Mobilità sostenibile? A Monza c’è la soluzione. Intervista a Guido Locati

guido_locati_share_lock_320x200«L’alternativa al Bike Sharing esiste: si chiama Share Lock ed è un’idea tutta brianzola». Ci accoglie così Guido Locati, amministratore di ‘Officine Locati’, azienda storica di Monza, attiva dal 1925 e specializzata in chiusure di sicurezza.

guido_locati_share_lock_320x200«L’alternativa al Bike Sharing esiste: si chiama Share Lock ed è un’idea tutta brianzola». Ci accoglie così Guido Locati, amministratore di ‘Officine Locati’, azienda storica di Monza, attiva dal 1925 e specializzata in chiusure di sicurezza.

«Si parla molto di mobilità sostenibile e io, da buon sportivo (maratoneta, ndr) e da amante della natura e del verde, ho pensato e brevettato un sistema alternativo al Bike Sharing, che costa meno e che consentirà alle pubbliche amministrazioni di favorire nell’immediato una mobilità differente».

Il nome suggerisce una pensilina per biciclette a prova di ladro…

«Si tratta di una struttura brevettata dove l’utente potrà, semplicemente appoggiando la bicicletta a uno dei blocchi liberi (ogni colonnina due blocchi, due biciclette ndr), essere sicuro di ritrovare il mezzo al proprio ritorno. Questo grazie a un sistema comandato elettronicamente che incastonerà il telaio al parcheggio. Sarà sufficiente un abbonamento e una tessera di riconoscimento: al rientro, mostrando la tessera al sistema, la bicicletta verrà liberata».

Quali sono i vantaggi rispetto al più classico Bike Sharing?

«Molti. Innanzitutto, l’utente potrà uscire di casa con il mezzo di proprietà, evitando così alle pubbliche amministrazioni la spesa per l’acquisto delle biciclette speciali che caratterizzano il Bike Sharing, e che costano anche 1500 euro cadauna oltre alle relative manutenzioni. Quindi, un aspetto che pochi considerano: durante il Bike Sharing le migrazioni dei mezzi noleggiati non sono propriamente armoniche e, d’altronde, sarebbe impossibile immaginare il contrario: non tutti vanno nello stesso posto. Alla sera, quindi, deve scattare l’operazione ‘riposizionamento’: diversi furgoni, evidentemente non strizzando l’occhio all’ambiente, recuperano i mezzi e li sistemano per la giornata seguente. Non da ultimo: i costi e le possibilità di ricavi per le pubbliche amministrazioni. Oltre a costare meno del Bike Sharing, lo Share Lock può venire ammortizzato in meno di tre anni di esercizio e portare, successivamente, entrate e profitti alle direzioni comunali, senza considerare gli eventuali introiti da pubblicità esterna e servizi».

share_lock_rendering_320x200Quanto costa lo Share Lock?

«Dipende dagli accessori, un po’ come quando si sceglie la macchina. Tra le opzioni abbiamo: illuminazione a led, videosorveglianza, hot spot wi-fi, chiusura notturna a saracinesca, pannelli solari e arredo urbano. Comunque, a posto bici, il costo può variare tra le 700 e le 1100 euro. Inoltre, per queste integrazioni opzionali ci siamo avvalsi di alcune aziende leader di settore, molte delle quali brianzole. Insomma, una realizzazione che si può definire a ‘chilometro zero’ o quasi».

C’è già qualche comune che ha scommesso su questa idea made in Brianza?

«Due comuni, Jesolo e Forlì. E anche la provincia di Monza e Brianza, nella persona dell’assessore all’Ambiente, Fabrizio Sala, venuta a conoscenza dell’iniziativa, si è detta entusiasta e ci ha chiesto una stazione sperimentale a titolo gratuito».

Il progetto sarà presentato lunedì 15 novembre, presso l’Autodromo Nazionale di Monza, nell’ambito del Convegno Nazionale sulle Infrastrutture Lombarde, promosso dal Comitato Regionale Giovani Imprenditori Confindustria Lombardia.

Immagini concesse da Guido Locati.

{xtypo_rounded2} Progettare a “km 0” si può. Locati docet

Il “fare rete” non è rimasta solo un’espressione per combattere i mercati glocal, nella mente di Guido Locati: “Share Lock”, l’innovativo sistema di parcheggio sicuro per biciclette è ad altissima percentuale un progetto a “km 0” ovvero che coinvolge una vera e propria “rete locale” della Brianza, come ci tiene a specificare l’ingegner Guido Locati. Capofila le Officine Locati di Monza che hanno quindi stretto a sè nella progettazione e realizzazione la Snoline, di Trezzo e la MX Group, industria del fotovoltaico di Villasanta. Unica “straniera” la Logital Digital Media che ha sede a Bologna, ma è partner consolidato delle Officine Locati.

E anche i ringraziamenti delle Officine Locati sono andati geograficamente poi molto lontani, trovando nella Sering di Concorezzo, nella Project Team di Vimercate, nello Studio legale Avv. Andrea Galbiati, nella BMS di Bellusco e nell’associazione Monzainbici, spalle solide su cui dare sentite pacche. (I ringraziamenti più lontani sono andati alla Nsuc di Cormano). {/xtypo_rounded2}