Monza, bilancio positivo per il ‘Centro disturbi alimentari e nutrizione’

Tempo di bilanci per il ‘Centro per la cura dei disturbi dell’alimentazione e della nutrizione’, inaugurato a febbraio presso l’Ospedale San Gerardo di Monza e diretto da Cristina Rocco. Eloquenti i numeri, 827 i pazienti presi in carico, 67 quelli seguiti per problemi di bulimia e anoressia, 448 quelli che si sono sottoposti alla visita dal dietista, 179 quelli che hanno avuto il primo colloquio psicologico e che hanno proseguito l’iter psicologico per un totale di 322 psicoterapie individuali. Inoltre 9 pazienti sono seguiti in regime di Day Hospital per anoressia.
Tempo di bilanci per il ‘Centro per la cura dei disturbi dell’alimentazione e della nutrizione’, inaugurato a febbraio presso l’Ospedale San Gerardo di Monza e diretto da Cristina Rocco. Eloquenti i numeri, 827 i pazienti presi in carico, 67 quelli seguiti per problemi di bulimia e anoressia, 448 quelli che si sono sottoposti alla visita dal dietista, 179 quelli che hanno avuto il primo colloquio psicologico e che hanno proseguito l’iter psicologico per un totale di 322 psicoterapie individuali. Inoltre 9 pazienti sono seguiti in regime di Day Hospital per anoressia.
L’identikit dei pazienti è per, quanto riguarda anoressia e bulimia paziente donna di età compresa tra i 18 e i 25 anni (al Day Hospital afferiscono pazienti anche fino ai 44 anni) , mentre per quanto riguarda l’obesità la fascia è spostata ai 30-50 anni.
L’ambulatorio, voluto dal direttore generale del San Gerardo, Giuseppe Spata, ubicato all’ottavo piano del settore A e afferente alla Clinica Medica diretta dal professor Giuseppe Mancia, si caratterizza per un approccio ambulatoriale e multidisciplinare con l’intervento di diversi specialisti (medici, psicologi, psichiatri, dietisti, endocrinologo e chirurgo, questi ultimi per quanto riguarda un approccio chirurgico al problema dell’obesità, pneumologi e anestesisti).
«Sono molto soddisfatta del lavoro svolto in questi mesi – ha commentato la dottoressa Rocco – La diffusione dei disturbi del comportamento alimentare è in forte espansione, in particolare l’obesità, e non va di pari passo con il riconoscimento e l’accettazione dello stesso. Per una corretta diagnosi e cura è fondamentale la presenza e l’integrazione di più figure specialistiche che abbiano un linguaggio e una metodologia di comportamento con il paziente e con la famiglia, permettendo di raggiungere il risultato».
Il Centro ora guarda al futuro con diversi progetti. «Abbiamo in cantiere diverse attività – ha proseguito Rocco – L’organizzazione di psicoterapie di gruppo, terapie educazionali multidisciplinari, interventi di educazione e prevenzione nelle scuole su richiesta degli stessi istituti, incontri periodici di equipe multidisciplinari dove tutti gli operatori del gruppo incontrano il singolo paziente affetto dal disturbo del comportamento alimentare e tecniche di preparazione culinaria riservate ai pazienti sovrappeso e obesi tenuti da dietisti e chef qualificati».