Rovati vero mecenate: alla cappella della Villa Reale di Monza rarità longobarde

Quella a cui lui, il professor Luigi Rovati, è più affezionato è la “Croce aurea con elemento monetiforme applicato”. Una rarità assoluta e dal significato ancora misterioso. E così la straordinaria collezione privata del presidente della multinazionale “Rottapharm I Madaus” di Monza verrà esposta al pubblico in una mostra di opere d’arte bizantina e longobarda dal titolo “Petala Aurea”.
Quella a cui lui, il professor Luigi Rovati, è più affezionato è la “Croce aurea con elemento monetiforme applicato”. Una rarità assoluta e dal significato ancora misterioso. E così la straordinaria collezione privata del presidente della multinazionale “Rottapharm I Madaus” di Monza verrà esposta al pubblico in una mostra di opere d’arte bizantina e longobarda dal titolo “Petala Aurea”.
L’inugurazione è prevista per oggi pomeriggio alle 18 presso la prestigiosa Cappella della Villa Reale di Monza e resterà aperta fino a metà gennaio.
Una collezione unica composta da 54 pezzi, 47 esposti, fra brattee auree decorate, crocette in lamina d’ambito longobardo, sottili lamine dalle molteplici forme, oltre a monili d’oro e argento, placche ornamentali in lega d’argento e rame datati prevalentemente tra il VI e VII secolo. Luigi Rovati, cultore delle arti e noto mecenate, sottolinea il valore affettivo che lo lega a questa raccolta: «Attraverso questi piccoli oggetti che sono stati raccolti durante una vita e custoditi gelosamente sino ad oggi, ho potuto comprendere il legame affascinante che lega storia e arte». Recuperata dalla Svizzera attraverso un paio di acquisizioni è da diversi anni di sua proprietà, ma è solo un anno che è stata aperta a studi scientifici e ora la condivisione con la città, già nota per i tesori longobardi. «Spero che questa iniziativa sia l’inizio per il rilancio della memoria dei longobardi» – commenta Pietro Petraroia direttore del consorzio della Villa Reale.
{xtypo_rounded_right2}Orari: da martedì a venerdì, ore 15-18, sabato e festivi ore 10-18; chiuso il 25/12 e il 1/1/2011 mattina. Tel. 039.36.63.81 mostre@comune.monza.it. Ingresso libero{/xtypo_rounded_right2}«Non capita tutti i giorni l’opportunità di ammirare reperti tanto preziosi – dichiara l’assessore alla Cultura di Monza Alfonso Di Lio – Si è realizzato un sogno, per tre anni ho chiesto ai Rovati se volevano esporre la collezione e oggi è il grande momento, l’amministrazione è riuscita a dare le giuste garanzie e presupposti per esporre questo tesoro. Per Monza è un regalo grandissimo».
Veri e propri “petali d’oro”, come recita il titolo della mostra, questi manufatti sono frutto della migliore tradizione dell’oreficeria altomedievale: oggetti piccoli, talvolta piccolissimi ma, come osserva il curatore Marco Meneguzzo, di grande fascino. «L’esposizione è stata curata nei minimi dettagli – racconta Giovanna Forlanelli Rovati, direttore della comunicazione della Rottapharm | Madaus e fondatrice della casa editrice Johan & Levi che ha editato il catalogo della mostra – sono state scelte tre teche di grandi dimensioni che contengono più opere, proprio per dare al visitatore la visione globale della collezione e per poterle confrontare facilmente fra loro. Con questa mostra il professor Rovati dimostra ancora una volta il suo ruolo di mecenate, mettendo a disposizione di tutti un patrimonio che più che per l’alto valore economico si distingue per l’importanza storica che ricopre. Ma non solo, se queste rarità non fossero state riunite in un’unica collezione, probabilmente oggi sarebbe disperse e sicuramente non più osservabili».
La mostra, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune in partecipazione con il Consorzio della Villa Reale e del parco, ricordiamo, resterà aperta fino al 16 gennaio e poi si parla già di Brescia e di altre tappe per l’Italia.
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