Brianza e rifiuti abbandonati: un “brutto” gesto che paghiamo tutti a peso d’oro

9 febbraio 2011 | 23:08
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Brianza e rifiuti abbandonati: un “brutto” gesto che paghiamo tutti a peso d’oro

spazzatura-in-cittaLo sport dell’anno per molti incivili? Il lancio del sacco della spazzatura. I cigli delle strade, soprattutto se fuori città sembrano essere i luoghi preferiti di questa nuova disciplina che deturpa il nostro paesaggio, ma che forse non tutti sanno, anche il nostro portafoglio.

spazzatura-in-cittaLo sport dell’anno per molti incivili? Il lancio del sacco della spazzatura. I cigli delle strade, soprattutto se fuori città sembrano essere i luoghi preferiti di questa nuova disciplina che deturpa il nostro paesaggio, ma che forse non tutti sanno, anche il nostro portafoglio.

Si parla infatti di migliaia di euro extra messi sul piatto da comuni per raccogliere quei rifiuti che vengono abbandonati per pigrizia e negligenza lungo il ciglio della strada, nei casi più fortunati, spesso anche in mezzo a campi coltivati e vicino alle abitazioni. Vimercate ogni anno in media sborsa circa 30mila euro extra per questa raccolta “poco” differenziata: circa 400 ore all’anno vengono dedicate dagli operatori rifiuti4Cem per eliminare la “monnezza”. Un spesa di cui i comuni farebbero volentieri a meno visto i periodi di ristrettezza.

«Purtroppo per colpa di pochi incivili – commenta l’assessore all’ambiente del comune di Vimercate Corrado Boccoli – ne pagano le spese tutti. Oltre all’educazione civica il nostro unico mezzo di contrasto sono le segnalazione dei cittadini e le multe inviate ai colpevoli se individuati».

Cifre ridotte, ma pur sempre ingenti per Agrate Brianza che ogni anno ha 200 ore extra di raccolta sborsando circa la metà della spesa di Vimercate. Cifre, ci fa sapere Marco Quirico dell’ufficio ecologia di Agrate, che sono lievitate nel corso degli anni: nel 2001 infatti erano 70 le ore annuali dedicate e sono nel corso di un decennio quasi triplicate.

Le zone più colpite, in tutto il tessuto brianzolo, sono le zone industriali, quelle agricole e quelle vicine alle isole ecologiche. Oltre al comune sacco della spazzatura, sono state portate via rifiuti come amianto, auto rifiuti5bruciate, mobili, divani, ma anche cemento e camper carbonizzati. Ma è anche aumentata l’abitudine di buttare il rifiuto casalingo nei cestini della città Una volta raccolti questi rifiuti vengono portati in discarica con una spesa ben superiore ad una raccolta differenziata, basti pensare che per smaltire il rifiuto secco si spendono circa 200 euro per tonnellata a fronte di 50 euro per quello umido.

Unico mezzo per cercare di fermare il fenomeno, comminare multe ai trasgressori se in flagranza di reato o attraverso l’intervento della polizia locale, “spulciando” all’interno dei sacchi alla ricerca di qualche documento o lettera che possa far risalire al colpevole.

Mandateci le vostre foto e segnalazioni sui luoghi più deturpati della vostra città.