Condannato a 6 anni per stalking da infermiera brianzola

15 febbraio 2011 | 23:04
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Condannato a 6 anni per stalking da infermiera brianzola

Stalking-MBHa perseguitato ed estorto denaro alla sua ex fidanzata. Accusato di stalking, P.R., fotografo 47enne di Sesto San Giovanni, è finito in carcere in seguito alla condanna del Tribunale di Monza a scontare 6 anni di reclusione per i reati di estorsione, sequestro di persona, stalking e lesioni personali.

Stalking-MBHa perseguitato ed estorto denaro alla sua ex fidanzata. Accusato di stalking, P.R., fotografo 47enne di Sesto San Giovanni, è finito in carcere in seguito alla condanna del Tribunale di Monza a scontare 6 anni di reclusione per i reati di estorsione, sequestro di persona, stalking e lesioni personali.

Al termine di una relazione di un paio di anni, un’infermiera di 39 anni, residente in Brianza, è diventata oggetto delle persecuzioni del suo ex fidanzato, apparentemente stimato professionista della fotografia ed “insospettabile”. La vittima, sotto continue pressioni e minacce, ha subito percosse, pedinamenti, persecuzioni e ricatti per mesi. Stremata dalla continua presenza dell’ex nella sua vita, la donna si è trovata, spinta dalla paura, a versare ingenti somme al suo ex compagno nella speranza di placarlo, ma inutilmente. Ormai persuasa di non avere più scampo, la 39enne ha finalmente deciso di sporgere denuncia.

A fine marzo scorso P.R. è stato arrestato e poi agli arresti domiciliari,  ma la sua condotta persecutoria non si è però fermata e l’uomo ha continuato a seguire la ex, a farle trovare biglietti sul parabrezza dell’auto, a contattare suoi conoscenti anche via facebook per avere informazioni su di lei.

Circa a metà dello scorso luglio, quando la vittima ha ripresentato una seconda denuncia, l’uomo è tornato in carcere fino alla conclusione del processo. La sua condanna esemplare, è stata pronunciata l’altro ieri nelle aule del Tribunale di Monza. «In un momento di accanimento mediatico in cui i giudici sono tacciati di essere sordi alla richiesta di garanzia ed effettività della pena, questa sentenza costituisce un chiaro esempio di risposta efficace a un fenomeno sociale dilagante – dichiara l’avvocato Alessandro Pistochini, legale della vittima – che ormai ha assunto tutti i tratti di una patologia delle relazioni che affligge il nostro tempo. Questa pronuncia invia un messaggio positivo a tutte quelle donne ancora intrappolate dalla paura e le invita a reagire nei confronti dei loro aguzzini».