Confapi Monza, sale l’allarme occupazione fra gli imprenditori

L’allarme occupazione in Brianza non cessa di preoccupare Confapi. Secondo l’ufficio dell’associazione nei prossimi mesi sono previste situazioni preoccupanti. In particolare le Pmi della zona hanno messo in conto un peggioramento in questo primo trimestre dell’anno. I dati dicono che le aziende che hanno licenziato nel 2010 rappresentano il 13%, quelle che prevedono di farlo nel 2011 sono il 20%. Una crescita di 7 punti percentuali che suona come un grido d’aiuto da parte delle aziende.
L’allarme occupazione in Brianza non cessa di preoccupare Confapi. Secondo l’ufficio dell’associazione nei prossimi mesi sono previste situazioni preoccupanti. In particolare le Pmi della zona hanno messo in conto un peggioramento in questo primo trimestre dell’anno. I dati dicono che le aziende che hanno licenziato nel 2010 rappresentano il 13%, quelle che prevedono di farlo nel 2011 sono il 20%. Una crescita di 7 punti percentuali che suona come un grido d’aiuto da parte delle aziende.
«Se non verranno realizzate le riforme annunciate – spiega Donatella Scarpa, componenti della giunta -, il futuro sarà incerto per migliaia di imprenditori e lavoratori. E sono troppo lontani nel tempo i 130mila nuovi occupati previsti tra il 2013 e il 2015 per i lavori dell’Expo un peggioramento in questo primo trimestre dell’anno».
La sensazione, dunque, è di forte incertezza e il quadro è stato confermato anche da un sondaggio secondo il quale solo il 52% degli artigiani intervistati ritiene che nel corso del 2011 incrementare l’attività economica.
In foto Donatella Scarpa