Consiglio approva legge per valorizzare le denominazioni di origine viticole

16 febbraio 2011 | 13:30
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Consiglio approva legge per valorizzare le denominazioni di origine viticole

Più autonomia per il territorio nell’attribuzione di riconoscimenti e denominazioni di origine protetta o controllata nel settore viticolo: il Consiglio regionale ha infatti approvato oggi con 56 voti favorevoli e 5 astensioni una nuova legge per rafforzare e qualificare le produzioni di denominazione di origine e per evitare l’aumento dell’inflazione del prezzo dell’uva.

Più autonomia per il territorio nell’attribuzione di riconoscimenti e denominazioni di origine protetta o controllata nel settore viticolo: il Consiglio regionale ha infatti approvato oggi con 56 voti favorevoli e 5 astensioni una nuova legge per rafforzare e qualificare le produzioni di denominazione di origine e per evitare l’aumento dell’inflazione del prezzo dell’uva. Con questo provvedimento si stabiliscono anche le regole attraverso le quali ciascun territorio potrà ora definire autonomamente il proprio potenziale viticolo cercando di conseguire un giusto e vantaggioso equilibrio di mercato.

“Regione Lombardia -ha spiegato il relatore del provvedimento Vittorio Pesato (PdL)- su proposta dei consorzi di tutela o delle organizzazioni professionali di categoria, sentite le Province, le Camere di Commercio e le principali realtà di settore nel cui territorio ricade la denominazione di origine, potrà ora escludere l’iscrizione di vigneti dallo schedario che attribuisce il titolo di denominazione di origine”.

Inoltre alla Giunta regionale spetterà il compito e la responsabilità di stabilire la superficie massima per provincia di vigneti iscrivibili allo stesso schedario e quindi idonei all’ottenimento della denominazione di origine. Ogni provvedimento adottato avrà durata triennale e i controlli sono affidati alle amministrazioni provinciali.

“E’ un provvedimento che ha il merito di tutelare il settore produttivo dell’uva e non solo quello di trasformazione –ha detto Fabrizio Santantonio (PD)- e che aggiorna l’iscrizione allo schedario senza comunque ledere i diritti acquisiti”.

Giudizio positivo è stato espresso anche da Alessandro Marelli (Lega Nord) che ha però evidenziato come “occorre attenzione perchè il raggiungimento dell’equilibrio di mercato sia lasciato alla libera contrattazione e non sia definito solo dall’intervento normativo”. Infine sia Giuseppe Villani (PD) che Valerio Bettoni (Udc) hanno sollecitato una revisione più organica della normative regionali sui settori agricoli e agroalimentari, al fine di fornire risposte efficienti e attuali a comparti oggi in crisi profonda. “In particolare –ha aggiunto Villani- bisogna intervenire per valorizzare l’innovazione tecnologica e offrire sostegno al reddito agricolo”.