Monza: all’Urban Center la mostra “Edificati sulla parola”

14 febbraio 2011 | 23:00
Share0
Monza: all’Urban Center la mostra “Edificati sulla parola”

Negli scorsi mesi anche la Santa Sede ha espresso le proprie posizioni in materia di nuovi mezzi di comunicazione, la modernità al servizio della fede. In questi giorni si sono ricordati gli 80 anni dall’inaugurazione della Radio Vaticana ed ora anche Monza si impegna a sottolineare l’importanza di un altro mezzo di evangelizzazione, il più semplice e immediato: la parola, specialmente quella scritta.

Negli scorsi mesi anche la Santa Sede ha espresso le proprie posizioni in materia di nuovi mezzi di comunicazione, la modernità al servizio della fede. In questi giorni si sono ricordati gli 80 anni dall’inaugurazione della Radio Vaticana ed ora anche Monza si impegna a sottolineare l’importanza di un altro mezzo di evangelizzazione, il più semplice e immediato: la parola, specialmente quella scritta.

Preceduta dalla tradizione orale tipica di ogni civiltà e poi con il supporto della Vulgata di S. Girolamo, la cristianizzazione, anche in Brianza avviene con la parola scritta, in latino, come in molti altri luoghi.
In Armenia, invece, la tradizione scritta inizia nel 405 d. C. grazie San Mesrop Maštoç che crea appositamente un alfabeto per tradurre la Bibbia dando inizio alla letteratura e alla storiografia ufficiale del Paese.

In questo anno 2011 cade il 500° anniversario del primo libro armeno, stampato a Venezia. Per ricordare questo evento, Monza presenta la mostra “Edificati sulla Parola”, una rassegna di testi della tipografia del Monastero di San Lazzaro, isola lagunare e importante centro di cultura armena, per sottolineare la forza che la parola ha avuto nella diffusione del messaggio cristiano, specialmente la Parola per eccellenza, cioè quella contenuta nelle S. Scritture

L’esposizione conta 38 pannelli raffiguranti ciascuno una lettera dell’alfabeto armeno affiancata dalla sua omologa latina e da un numero che ne indica la posizione nell’alfabeto. Sono riportate anche citazioni bibliche in armeno, inglese e italiano. Ogni pannello contiene anche una miniatura ingrandita della lettera stessa ed un’immagine significativa quale le fotografie del monte Ararat, il lago Sevan e molte altre.

Lungo il percorso di visita sono presenti anche teche contenenti libri, tra cui uno dei primi dizionari italiano – armeno, testi sacri, e alcuni caratteri tipografici originali.

Chiunque desideri visitare la mostra ha tempo fino al 28 febbraio con i seguenti orari:
dal lunedi al venerdi: 10.00 – 18.00
sabato: 10.00 – 12.30 / 15.00 – 18.00
domenica: 14.00 – 18.00