Via le croci dei cassintegrati Yamaha: «Misura preventiva»

Alla fine ha prevalso il buon senso. I cassintegrati della Yamaha di Lesmo hanno deciso di togliere le 66 croci issate mercoledì scorso lungo la via che conduce ai cancelli dell’azienda. A convincerli sono stati i malumori espressi da Comune e parroco, e la consapevolezza che non fosse certamente il momento di inasprire i toni.
Alla fine ha prevalso il buon senso. I cassintegrati della Yamaha di Lesmo hanno deciso di togliere le 66 croci issate mercoledì scorso lungo la via che conduce ai cancelli dell’azienda. A convincerli sono stati i malumori espressi da Comune e parroco, e la consapevolezza che non fosse certamente il momento di inasprire i toni.
In effetti le tre visite di polizia locale e carabinieri avvenute nelle prime 24 ore dopo la comparsa delle croci erano suonate come un campanello d’allarme per Angelo Caprotti e i suoi colleghi del presidio. «Abbiamo deciso di levare le croci dal suolo pubblico per evitare uno scontro con l’amministrazione comunale – ha spiegato il delegato Rsu – che ad oggi non farebbe altro che complicare la situazione». Il sindaco di Lesmo Marco Desiderati infatti aveva già messo in chiaro le cose qualche settimana fa, invitando i presidianti a rispettare le norme del buon senso e gli accordi stabiliti.
Foto archivio MB News.