Arcore, dall’opposizione un no al restilying ex Falck: «Ferita insanabile»

6 marzo 2011 | 23:01
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Arcore, dall’opposizione un no al restilying ex Falck: «Ferita insanabile»

Fronte compatto dell’opposizione. A poche settimane dall’elazione unanime di Rosalba Colombo come candidato sindaco per le prossime elezioni di maggio, il centrosinistra di Arcore si dimostra altrettanto unito nel contrastare il progetto di restyling dell’ex area Falck. Un no deciso è quello che arriva da Pd e Sel, che definiscono la riqualificazione «un’opera esclusivamente nell’interesse del privato».

Fronte compatto dell’opposizione. A poche settimane dall’elazione unanime di Rosalba Colombo come candidato sindaco per le prossime elezioni di maggio, il centrosinistra di Arcore si dimostra altrettanto unito nel contrastare il progetto di restyling dell’ex area Falck. Un no deciso è quello che arriva da Pd e Sel, che definiscono la riqualificazione «un’opera esclusivamente nell’interesse del privato».

Al centro delle critiche il metodo dell’Amministrazione che, come si legge nel comunicato dei democratici, «si affretta a voler chiudere una partita di fondamentale importanza per la città a 2 mesi dalle elezioni comunali esclusivamente per far quadrare il disaastrato bilancio». In secondo luogo i dettagli dell’opera, che secondo Pd e Sel non andrebbero nell’interesse dei cittadini: «L’area in oggetto è la più grande opportunità di sviluppo per Arcore, in cui potrebbero veder la luce servizi veramente utili a colmare la carenza di strutture associative e ricreative per giovani e anziani ed alle altre gravi lacune. Nel progetto è stato eliminato l’asilo per fare spazio ad una nuova Caserma dei Carabinieri quando in paese non ci sono abbastanza posti per tutti i bambini aventi diritto». Sulla questione asilo replica prontamente l’assessore Claudio Bertani: «Per costuire una scuola dell’infanzia l’iter è lungo e complesso, e non è detto che si sarebbe raggiunto l’obiettivo».

Infine il problema della sostenibilità ambientale-sociale e quello economico: «L’area edificabile passa da 67.000 metri cubi iniziali ai 115.000 attuali, con un giro d’affari a beneficio del costruttore di circa 120 milioni di euro, mentre al Comune andrà solo il 7% di questa cifra». Sel rincara poi la dose: « 800 nuovi abitanti nell’arco di pochissimi anni, tonnellate di rifiuti, code chilometriche, inquinamento alle stelle: questo significa demolire il nostro futuro». Di tutt’altro parere Bertani, che ha allontanato le critiche definendo il restyiling «l’operazione più importante negli ultimi anni per il paese». Sinistra Ecologia e Libertà intanto invita tutti i cittadini a mostrare il loro dissenso inviando una lettera al sindaco Rocchini.