Arcore, l’impianto di betonaggio vacilla. Decisive osservazioni e voto consigliare

Tutto nelle mani del Consiglio comunale, o quasi. Sono giorni decisivi per il destino dell’impianto di cemento e calcestruzzi Doneda srl, inserito nella variante strategica avanzata dal Comune di Arcore, e fortemente criticato da centinaia di cittadini riunitisi ieri sera nell’auditorium della Chiesa di Bernate.
Tutto nelle mani del Consiglio comunale, o quasi. Sono giorni decisivi per il destino dell’impianto di cemento e calcestruzzi Doneda srl, inserito nella variante strategica avanzata dal Comune di Arcore, e fortemente criticato da centinaia di cittadini riunitisi ieri sera nell’auditorium della Chiesa di Bernate.
Due i possibili scenari: o si trova la maggioranza di contrari tra i consiglieri, e si convoca il Consiglio straordinario, oppure si aspetta il post-elezioni, proseguendo in ogni caso nella raccolta delle osservazioni.
Da domani mattina l’opposizione darà il via al censimento delle opinioni presso i membri votanti nel Consiglio, con l’obiettivo di raggiungere le fatidiche 11 firme: nove sono certe, tra cui quella del fresco candidato per la lista civica PopArc, Alessandro Ambrosini, una, quella del sindaco Marco Rocchini, stando alle sue parole di ieri sera, è in forse ma tendente al sì. Ne resta ancora una, ma il democratico Fausto Perego sembra fiducioso di trovare consensi tra i rappresentanti della Lega Nord cittadina. Ed in caso non si raggiungesse la tanto agognata maggioranza? Ambrosini rassicura che lui si rifiuterà di convocare la seduta di approvazione, e lo segue a ruota il primo cittadino: «Accoglieremo e valuteremo attentamente le osservazioni che ci giungeranno – ha spiegato Rocchini – ma in ogni caso niente consiglio prima della turnazione elettorale. Qualcosa, onestamente, lo abbiamo sbagliato».
Capitolo osservazioni: il termine ultimo per la presentazione scade venerdì 11 marzo, ma il comitato di cittadini contrari all’impianto, appena sbarcato anche su Facebook, è deciso ad inondare il Comune con le richieste. Fondamentale però che l’iter si concluda entro e non oltre quella data, in caso contrario scatterebbe automaticamente la convocazione del consiglio, ed il progetto Doneda, forse, avrebbe semaforo verde.
Spiacevole sorpresa, inoltre, per alcuni del pubblico la scoperta dell’esistenza, attiva fino a circa un anno fa, di un’impresa di betonaggio sul territorio di Usmate, a circa 200 metri dal progetto arcorese, ben più antiquata ed inquinante di quella in questione e di proprietà, almeno in parte, della stessa Doneda Srl.
Resta però da vedere chi, soprattutto entro le fila della attuale amministrazione, avrà la determinazione per esprimere un voto contrario, a fronte della possibile ingente richiesta di risarcimento danni e del ricorso al Tar da parte del privato. Ambrosini l’ha gridato a chiare lettere, il sindaco ha palesato qualche dubbio.
Tutto rimandato ai prossimi giorni quindi, ma la sensazione è che ad occuparsi della vicenda sarà la nuova giunta che si costituirà con le elezioni del prossimo 15 e 16 maggio.