Arcore, Sant’Apollinare si accende: i cittadini sono contro l’impianto di calcestruzzo e asfalto

Oltre 350 persone erano presenti presso l’aula del centro Sant’Apollinare per fare il punto sulla realizzazione di un impianto per la produzione di calcestruzzo ed asfalto che doverebbe sorgere tra Arcore e Velasca. Preoccupazione, stupore e incertezza, questi i sentimenti dei presenti sul progetto messo in evidenza solo due giorni fa da un neo comitato di cittadini composto dai residenti delle vie Pastore, Grandi, Cattaneo e d’Antona.
Oltre 350 persone erano presenti presso l’aula del centro Sant’Apollinare per fare il punto sulla realizzazione di un impianto per la produzione di calcestruzzo ed asfalto che doverebbe sorgere tra Arcore e Velasca. Preoccupazione, stupore e incertezza, questi i sentimenti dei presenti sul progetto messo in evidenza solo due giorni fa da un neo comitato di cittadini composto dai residenti delle vie Pastore, Grandi, Cattaneo e d’Antona.
Durante l’assemblea gli organizzatori hanno spiegato come sia importante agire in fretta per fermare la variante urbanistica messa a punto dalla giunta Rocchini, che porterebbe a pochi metri dall’abitato un’azienda che per natura produce una preoccupante quantità di polveri.
Il comitato ha ripercorso brevemente tutta la vicenda, che risale al giugno scorso, quando la provincia di Monza e Brianza aveva detto no alla variante urbanistica proposta da Arcore e destinata a dare il via libera ad un nuovo insediamento industriale dell’azienda Doneda srl. Ma qualcosa è cambiato perché il 20 gennaio c’è stato l’improvviso cambio di marcia dell’ente brianzolo che ha espresso parere favorevole, nonostante, come riportato nel volantino distribuito durante la serata, la contrarietà del settore Ambiente che giudica l’impianto incompatibile con il piano provinciale per i rifiuti.
L’area interessata dalla variante ha una superficie pari a 12.750 metri quadrati, ospiterà, sempre secondo il comitato, «un impianto per la produzione di calcestruzzo funzionante dalle 6 alle 22 ed uno per la produzione di asfalto che funzionerà per 24 ore al giorno». Con l’ok della provincia MB, della giunta di Arcore, ora manca solo il passaggio finale in consiglio comunale. La scadenza per proporre eventuali osservazioni è fissata all’11 marzo.
«Qualora sulla mia scrivania arrivassero centinaia di osservazioni che riportano ed evidenziano criticità del progetto – è intervenuto Alessandro Ambrosini, presidente del Consiglio Comunale, nonché candidato sindacato alle prossime elezioni con una propria lista civica – sarei costretto a chiedere tempo per analizzarle ed essendoci le elezioni a breve tutto sarebbe demandato alla nuova giunta». Una soluzione non definitiva ma funzionale al rallentamento dell’iter per l’approvazione del progetto.
Nonostante il moderatore Giulio Riboli cercasse di mantenere i toni delle conversazioni ordinati e di evitare fuori tema, qualche politico, ha approfittato della numerosa platea per farsi campagna elettorale, interventi che fra l’altro non sono stati graditi dal pubblico che li ha anche fischiati. «Facciamo sentire la nostra voce, affinché questo progetto non si realizzi – ha di nuovo ribadito Riboli – che ricorda i tempi stretti: abbiamo cinque giorni per raccogliere quante più osservazioni possibili» Fra l’altro il comitato è già partito da sabato con la raccolta firme e ieri sera se ne contavano già oltre 500.
Molte le domande, ma anche le proposte: c’era chi suggeriva una soluzione tipo “social newtwork” per raccogliere tutte le osservazioni in rete e inviarle via e-mail all’associazione e chi ancora suggeriva di far girare moduli informativi nella città.
Ma ieri è stata solo un’anticipazione, il momento caldo sarà questa sera: l’appuntamento è fissato nell’auditorium della parrocchia della frazione di Bernate, dove l’amministrazione incontrerà i cittadini per discutere del progetto e forse risponderà alla domanda più significativa che è emersa durante la serata di ieri posta da Dante Spinelli «Chi ad Arcore vuole questa fabbrica?». Un anticipazione di quella che potrebbe essere la risposta è arrivata da Claudio Bertani, assessore all’Urbanistica: «cercheremo insieme la strada migliore da intraprendere».
In foto:
sopra Giulio Ribori,
a destra Alessandro Ambrosini
sotto da sinistra Claudio Bertani e Giulio Riboli