Desio, la Lega sui negozi stranieri: “No ai quartieri ghetto”

13 marzo 2011 | 23:02
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Desio, la Lega sui negozi stranieri: “No ai quartieri ghetto”

Quanto dista Harlem da Desio? Chissà quante migliaia di chilometri… Eppure c’è chi, nella città brianzola, vorrebbe costruire un “ponte” immaginario fino al famigerato rione di New York, per fare arrivare fino a qui il loro modello di gestione delle licenze commerciali.

Quanto dista Harlem da Desio? Chissà quante migliaia di chilometri… Eppure c’è chi, nella città brianzola, vorrebbe costruire un “ponte” immaginario fino al famigerato rione di New York, per fare arrivare fino a qui il loro modello di gestione delle licenze commerciali.

Si tratta della Lega Nord, che nei giorni scorsi ha detto chiaramente di voler importare un sistema che regolarizzi certe attività che proliferano sul territorio – in primis i centri massaggi gestiti da cinesi, che destano sempre molti sospetti – e che soprattutto faccia ordine nelle insegne sotto due punti di vista: quello linguistico (no alle insegne solo con la scritta in lingua straniere, obbligatoria anche la traduzione in italiano) e quello logistico. Cosa significa? Che il Carroccio vuole far sì che il Comune possa decidere dove determinate attività commerciali possono nascere e dove no, “in maniera da evitare che si formino quartieri ghetto – ha spiegato la Lega Nord desiana – come noi ad esempio abbiamo in via XXIV Maggio”. Nello stretto “budello” che parte dalla piazza principale della città, infatti, a due passi dal monumento di Pio XI, si affacciano una serie di attività gestite da stranieri, in particolare pakistani: phone center, macelleria e quant’altro. E all’inizio della via si innalza la “casbah” dei pakistani, popolata da parecchie decine di immigrati con una miriade di problemi di degrado e sicurezza solo in parte superati con i recenti lavori di riqualificazione.

L’idea non è partita da Desio – dove per altro i rioni dove i negozi stranieri stanno proliferando sono diversi, a partire da quello accanto alla stazione – ma è un progetto di legge regionale presentato nelle scorse settimane del Carroccio e che la sezione desiana ha subito fatto proprio e rilanciato in città. Spaccando la popolazione, fra favorevoli e contrari…